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Lesa maesta reloaded
By matteo | January 14, 2008
Si metta da una parte, solo per il un attimo, la questione dell’invito (sarebbe carino che si sentissero di più i termini “inopportuno” e “perché poi?”) così la questione potrebbe essere “ma per forza bisogna esser devoti ad un Papa e dirne solo di bene?”. L’altro prelato, uno che ha portato Santa Madre Chiesa avanti fino a prima del ’67 (no, è giusto avanti, lo si capisce da come dice messa, c’ha un altro modo di veder le direzioni, lui), pare sia molto in voga tra il clero ma non è detto che lo debba essere per tutta la polazione italiana, compresa quella scientifica nella sua totalità. Suona distorto, iperbolico e persino grottesco l’alzarsi di strali contro coloro che preventivano dissonanza con la presenza del Pastore alla prossima inaugurazione universitaria. Tra i tante risvolti grotteschi c’è il Rettore che dice che il Papa sarà accolto come “Messaggero di pace”, il rappresentante di un’ente religioso e spirituale che aveva l’agenda troppo piena per dar udienza ad un Premio Nobel per la Pace come il Dalai Lama. Poi la storia di imbavagliare la Chiesa, che ha megafoni e menestrelli scalpitanti in ogni dove e come e quando (già scordate le uscite a gamba tesa del supremo Ruini nei mesi scorsi su diversi punti della legislazione italiana?). Se ci vuol andare che ci vada, se si becca fischi e cori era stato avvisato, la libertà di espressione (nei limiti dei diversi Codici) è sancita, qua in Italia (in altri microstati non saprei). A parte i papaveroni e gli strombazzatori vedo qua, nella bianca campagna vicentina (ex sacrestia d’Italia) un certo malcontento proprio tra coloro che bazzicano quegli ambienti lì, quelli dello zoccolo duro per capirsi.
E così non dispiace poi tanto non far più parte del prestigioso club.
Topics: Un tempo era tutta campagna | 8 Comments »
January 15th, 2008 at 7:00 pm
‘Non mi iscriverei mai ad un club che avesse uno come me tra i soci’ (W.A.).
January 15th, 2008 at 7:03 pm
Si ricordi, Spiritum, che la vita è spesso un elastico. E’ tutto un allontanarsi ed un riavvicinarsi. Forse lei è ancora nella fase di allontanamento, ma non è detto che con maggiore forza e velocità un giorno non si riavvicini ….
January 16th, 2008 at 8:59 am
Igene: alla lettura del tuo commento, secondo me, spiritum si è toccato
January 16th, 2008 at 11:26 am
caporale, ma allora ce l’ha fissa!!!
…che ci andasse, invece, in università. Che ci faccia parlare. Di questo ha avuto paura, di trovarsi qualcuno di fronte a rispondergli. Che a snocciolare dictat si è tutti bravi, quando non hai di fronte qualcuno a contraddirti.
A me sto ratzing..grrr…. e sarei pure cattolica. Ma dico.
January 16th, 2008 at 12:49 pm
@Igene: dopo la tua pantomima su quanto avvenuto in occasione delle festività non sei più credibile. E qui taccio per carità amicale.
@Caporale: il sig. Igene è personcina molto fedele alle sue proprie teorie, che porta avanti per lustri, imperterrito. Però è facile abituarvicisi.
@Laflauta: bravissima! Scandaloso anche tutto il clamore successivo, a stracciarsi le vesti nel dire che qualcuno non lo voleva far parlare. Che pena, che pena…
January 16th, 2008 at 5:16 pm
Avrei compreso l’invito ad una conferenza confronto, utile, costruttiva. Ma non un’apertura dell’anno accademico, della serie vegno là e ve digo che Galileo gèra un cojon e dopo vado casa e sitti tutti.
Detta così alla casalinga (il mio burocratese l’ho lasciato, per il medesimo discorso, su altri blog. Mi conceda qui di sviscerare il mio lato più passionalmente tera tera…).
January 16th, 2008 at 6:12 pm
@spiritum: da lei accetto volentieri l’ironia, perchè lei è coerente. Ma come Fra Cristoforo, di manzoniana memoria, alzo il dito indice al cielo e ribadisco: ‘Verrà il giorno …!’
@laflauta: da quel che mi risulta, il papa era stato invitato a tenere un discorso, non aveva proposto lui la formula dell’evento. Che poi, se fosse stato previsto un dibattito, ci fosse andato o meno è un’altra storia.
January 17th, 2008 at 11:44 am
6 un grande