« Terzismo applicato | Home | Brutta bestia, il dubbio »
Non si vede bene che col cuore…
By matteo | April 7, 2004
l’essenziale è invisibile agli occhi. (A. de Saint-Exupery, Il Piccolo Principe)
Chi ha la ventura di imbattersi nelle mie mail ha ormai imparato a conoscere questa frase; l’ho scelta (ed in questo mese di Aprile, grazie a Buba, campeggia anche sul mio schermo come immagine di sfondo) perché mi ha sempre guidato nella scelta delle mie amicizie ed anche dei miei amori.
Mi martella nella mente oggi, in modo particolare, per una serie di motivi… coincidenze o, come la chiama il saggio Gilgamesh – che alle coincidenze non crede – sincronicità degli eventi.
Primo, una mail… in cui un amico si chiede cosa vedo in realtà, dietro le parole dei suoi post.
Secondo, una notizia… il ritrovamento dell’aereo di Saint-Exupery, abbattuto nel ’44, durante un volo di perlustrazione, al largo di Marsiglia (arrivatami stamattina, per strade e in momenti diversi, da cari amici).
Terzo, il post della Placida Signora che parla di “Belli e brutti”.
Quarto, un post di Clutcher sulla “donna ideale” che punta ad un test, in cui si sceglie esclusivamente dall’aspetto fisico. L’ho fatto, ovviamente a proposito di “uomo ideale”, ma… ci credereste? Nella scelta ciò che più mi guidava era, più che altro, l’espressione degli occhi (lo specchio dell’anima, insomma). E, alla fine, non ho neanche visto il risultato.
Quinto… no, basta, direi di fermarci qui, altrimenti facciamo notte.
Il succo è che, secondo me, questa frase è profondamente vera… e spiega, almeno in parte, il senso di alcune forti relazioni interpersonali (amicizie, ma anche amori) che possono nascere e, grazie a Dio, resistere – le amicizie; sugli amori, qualche dubbio ce l’avrei – anche senza che le persone entrino in contatto fisicamente.
Perché, anche se dietro una tastiera ci si può inventare un personaggio diverso da quello che realmente si è, ciò non può durare a lungo. Prima o poi (e lo abbiamo visto anche con “inganni” ben congegnati, come quelli di X§ o Massaia, o Fuori Margine) il nostro vero io preme per uscire fuori. E se lo fa è perché si è creato un legame, con le persone aldilà dello schermo, più forte del bisogno/voglia di nascondere il proprio io.
Così anche nei blog in cui si parla “di ma” (per rubare una definizione a Marquant) si finisce col parlare anche un po’ “di sé”, e senza imbarazzo.
Qualche giorno fa, mi si chiedeva se questo tipo di rapporti – in cui il contatto è esclusivamente “virtuale” – avesse un senso.
Il senso, per me, è tutto racchiuso in questa piccola, splendida frase. Ed in una fontana che ride.
Topics: Amici & amiche | 10 Comments »
April 7th, 2004 at 1:32 pm
Il suo cuore vede benissimo, mia dolce Dottoressa Riccio.
April 7th, 2004 at 1:58 pm
Per fortuna che io sono Supergiovane anche nella vita
April 7th, 2004 at 2:49 pm
Subito pensavo di aver sbagliato blog. Brava Riccio.
April 7th, 2004 at 3:23 pm
SiSi: Sarà per questo che i miei occhi vedono malissimo? 😉
April 7th, 2004 at 3:49 pm
n effetti, non si sono mai visti cuori con occhiali
April 7th, 2004 at 4:34 pm
E’ una forma di compensazione, Ricciolina 🙂
April 7th, 2004 at 4:42 pm
Bellissime e vere parole. Grazie.
April 8th, 2004 at 5:31 pm
Bellissime parole, riccio, ma non sono del tutto d’accordo. Il legame che si può avere con una persona non è fatto solo di parole; è fatto di toni di voce, sguardi, sorrisi, esperienze “fisiche”,come può essere semplicemente bersi una birra insieme, che la conoscenza “virtuale” non potrà mai riprodurre. E’ vero che rapporto può stabilirsi anche senza essersi mai incontrati, ma almeno a me fa venire soprattutto desiderio di vedersi davvero.
April 8th, 2004 at 5:34 pm
Su un piano meno poetico: quando ho cominciato a leggere il post, chissà perché non mi è venuto in mente che potesse essere di qualcun’altro che non fosse spiritum: quando sono arrivato a ‘ovviamente a proposito di “uomo ideale”’, la prima cosa che ho pensato è stata: ma và, spiritum è gay, sono sempre l’ultimo a sapere le cose.
Sì, è una giornata pesante in ufficio.
April 9th, 2004 at 11:30 am
Lester, quando scrivo “anche senza” un contatto fisico non vuol dire che lo escludo a priori. Anzi, mi sembra di averlo scritto anche qui, in una risposta a Spiritum (vedi il link qui a sinistra, l’intervista a SiSi e me) che a volte gli incontri ti fanno vedere cose che non traspaiono dallo schermo. Ma i rapporti epistolari esistono da prima che nascesse internet… ed alcune cose, forse, riesci a coglierle meglio a distanza. Certo, come dice SiSi, “guardare negli occhi, ascoltare le voci, stringere mani, accarezzare volti… Bè… quello è impareggiabile”, ma qui il punto è che ciò che conta è quello che, stando insieme agli altri o solo tenendo i contatti, provi nel tuo cuore. Ovviamente, secondo me (imho, se preferisci ;))