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Un domani diverso
By matteo | May 11, 2004
Da un paio di mesi sono cambiati i vicini di casa del mini quartiere dove vivo. Su sei appartamenti in tre siamo di nazionalità ed origine italiana, due sono famiglie africane e una colombiana. In tutto, su 11 bambini, 5 sono italiani e 6 extracomunitari. Qui non siamo in una grande città, qui è campagna, paese piccolo, qui in tanti ancora chiamano terroni quello che son nati dopo Bologna.
E’ una meraviglia, alla sera tornando dal lavoro, vedere il gruppetto di 7-8 bambini (alcuni sono ancora piccolissimi e stanno in casa) che gioca negli 85 metri quadrati di erbetta del mio giardinetto, senza nessun problema di lingua, di pelle, di altro. Non dico che non ci sono difficoltà ma sono limitate a qualche pallonata sui vetri, qualche ginocchio sbuciato, qualche lacrimuccia. Con loro. Invece con i vicini di qualche metro più in là, italianissimi, con i quali condividiamo una strada di accesso, è ben diverso. Dicono ora, dopo che da sempre i miei bambini han scorazzato su quella stradina, che la strada è loro, che andranno in Comune a protestare, che non si può giocare più lì ne correre con le bici. Questo da quando son arrivati gli stranieri. Andrò in Comune a sentire di chi è quella strada, magari sarò costretto a cominciare a rognare perché quella stradina credo sia ancora di tutti. Mi consola pensare che i miei bambini cresceranno senza pregiudizi e che, anzi, mi aiuteranno a liberarmi dei miei. E alla mattina, quando i bambini passano davanti a casa e mi salutano tante e tante volte, con i loro sorrisi belli e radiosi, con gli stupendi occhioni neri e le treccine, tutto ciò mi ripaga abbondantemente.
Topics: Dimmene tante | 6 Comments »
May 11th, 2004 at 10:16 am
Bel modo di iniziare la giornata, per te, e pessimo modo di condurre la vita, per i tuoi vicini. Biliosi e incazzati.
May 11th, 2004 at 10:16 am
I bambini ci salvano, se non li roviniamo prima noi.
May 11th, 2004 at 1:22 pm
Faccio mie le parole di Mullah (pigrissima, oggi..;-)
May 11th, 2004 at 2:23 pm
I vicini hanno ragione. La strada è loro. Lei lasci libero il passaggio, e spieghi ai vicini dov’è che devono andare, con quella strada.
May 12th, 2004 at 4:06 am
W i bambini gioiosi !
M i vecchi biliosi !
May 12th, 2004 at 4:09 am
PS: io di Bologna, quando ero emigrato in riva alla Dora Baltea ai piedi della Valchiusella e parlavo del più e del meno con la mia padrona di casa, mi sentivo spesso dire, affettuosamente,: “certo che voi meridionali….”