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Mettere in ordine
By matteo | June 27, 2004
Un raccontino. Così, per far finta di.
E’ importante che io mi faccia un caffè. Me lo dice anche Carola, di metter ordine in questa cazzo di vita. E di casa.
Perché la moka è sempre, dico sempre, sporca?
Driiin.
Se è quel cazzo di amministratore condominiale…
– Sono l’amministratore condominiale.
– E allora?
– E’ per la questione del volume che
– Dica agli altri inquilini che non avranno più problemi con il volume.
– Bene, bene. Ha deciso di
– Ho rotto la radio. Sto aspettando una chiamata importante. Adiòs.
Click.
Dove sono le sigarette? Perché non trovo mai le sigarette? E’ possibile che in un buco di due stanze, in venticazzometriquadrati non si trovi mai, dico mai, niente?
Ah, il caffè. Puttana, per fortuna ne ho ancora. Domani faccio la spesa, segnare caffè. Devo essere più metodico, far ordine nella mente: riempio sino alla valvola di acqua, metto il caffè nel filtro, avvito il sopra, apro il gas, prendo i fiammiferi. Nooo, dove cazzo sono i fiammiferi? Nooo, porcamaiala, finiti no. Ora mi tocca di cercare l’accendino. Perché Carola non mi chiama? Ah, ecco le sigarette. Vien qua da papà, carina. E l’accendino?
Driiin.
– Pronto.
– Ciao, sono Carola.
– Finalmente. Quando vieni a casa? Non riesco più a vivere senza di te.
– Bastardo. Non riesci più a fare un cazzo, vero? Allora perché invece di
– No Carola, non ero io ieri sera. Scusami. Sai come sono quando
– Fammi finire, idiota. Devi capire che tu…
[Allonta il ricevitore dalla testa e guarda in giro per la stanza] Ecco, adesso attacca con le solite puttanate io ti voglio bene e tu sei uno stronzo, non mi ami… Senti che puzza. Sarà la solita troja della vecchia di sopra che ha intasato il gabinetto.
[Rivolto al soffitto, copre la cornetta con la mano] Vecchia del cazzo, sgorga il cesso che qui si muore. Capito? Capito?
– Chi urla, sei con un’altra, bastardo?
– No, cosa dici Carola. E’ che la vecchia di sopra ha di nuovo intasato il cesso e qui c’è un tanfo del cazzo.
– Apri la finestra, cretino. Non c’è mai aria, lì.
– Sì, appena trovo l’accendino la apro. Dicevi, Carola…
[Far sempre finta di seguire, il segreto]
– blablablabla…
Dio che puzza. Ahhh, ecco l’accendino. Un flash: la moka, la sigaretta, il gas, l’accendino. Il dito è gia partito.
BUUUM
Topics: Un tempo era tutta campagna | 2 Comments »
June 28th, 2004 at 7:29 am
non eri a casa vero, eri in un Hotel….magari in Messico!
June 28th, 2004 at 1:59 pm
Distratto, eh? 😉