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Conoscersi
By matteo | June 30, 2004
Mi chiama e mi dice se possiamo trovarci, questa sera stessa. Viene anche S., ci troviamo in una birreria. Va bene, arrivo. Da quant’è che si conosciamo? Era il 1987, tutti e due obiettori di coscienza. Poi il lavoro, la morosa, la famiglia. Ecco: è proprio qui il nocciolo della questione. Ho sentito A. e pare che le cose vadano proprio male, molto male, in famiglia, con la moglie e i 4 figli. C’è di mezzo un’altra donna, non l’avrei mai detto. Perché G. è l’esempio del buon marito e dell’ottimo padre di famiglia, anzi L’ESEMPIO, il metro di paragone. Quando ci si trova assieme poi è sempre una misura: hai visto G. come fa, cosa fa, cosa dice, com’è? Però non conosci mai bene uno, in fin dei conti. Alla fine delle telefonata mi passa A. che mi dice che devo aspettarmi cose grosse, veramente grosse.
Cosa sarà mai? Arrivo, ordina la birra.
Siam lì, in tre sul tavolone all’aperto, e G. ha una faccia strana. Parte, con la calma di sempre, dice che la cosa che mi deve dire, raccontata ad altri, ha provocato sfraceli. Anche S. conferma. Son qua, son pronto. E G. parte: non c’è stata solo un’altra donna, ma ben 4, negli ultimi 12 anni. Relazioni anche lunghe, anche di anni, alcune pure in contemporanea. E poi giù una serie di date, di fatti, di gente, di cose, sino alla scoperta e alle conseguenze.
E’ una gran mazzata. Proprio una gran mazzata. Lui, l’esempio, così rotto dentro, con una vita parallela, un mondo parallelo, con tutto quello che ne consegue, con tutto questo dolore. Apprezzo il coraggio di mettere a nudo la storia ma mi fa paura quello sguardo, adesso. Chi ho conosciuto, sino ad oggi, di chi sono stato amico?
Topics: Si potrebbe dire outing | 11 Comments »
June 30th, 2004 at 3:59 pm
Il problema (se di problema si tratta) è capire perchè… proprio ora, “vuotare il sacco”. Perchè il “vaso delle menzogne” era colmo, perchè è stato scoperto, perchè ha bisogno d’aiuto? Io proverei a concentrarmi su questo, più che sulla delusione personale, Colonnello (ma so che non è facile)… dopotutto, come si diceva qualche post fa, anche gli amici sono esseri umani (e perciò fallibili).
July 1st, 2004 at 7:53 am
Io dico sempre la verità, ma non tanto perché sono onesto. Il fatto è che a mentire si fa una fatica inenarrabile: immaginati 12 anni di bugie, di scuse da raccontare sia alla moglie che all’amante, di terrore di incontrare qualcuno che conosci quando sei qui e hai detto che eri là. Io ci impazzirei.
July 1st, 2004 at 10:16 am
di fronte a questi con le storie parallele “anche di anni” io un po’, in fondo in fondo, un pochino di ammirazione la provo. in senso tecnico, operativo, come diavolo fanno? al di là degli aspetti morali o, più cinicamente, attoriali, intendo, al di là delle scuse, delle balle, che pure devono essere una cosa pesante. veramente persone molto efficienti.
poi, boh, sospetto che ci siano problemi psicologici, ma non so, no l’è el mé mestér
July 1st, 2004 at 10:30 am
Di uno stronzo?
July 1st, 2004 at 10:43 am
Bah….
July 1st, 2004 at 2:49 pm
Forse perché tutti voi lo consideravate il migliore, quello senza macchia, il perfetto, l’esempio, lui non avrà mai avuto il coraggio di confessarvi le sue ..debolezze.
Spesso essere considerati “su un piedistallo” può essere pesante; magari anche “la famiglia felice” in camera da letto non lo era per nulla: vivere seguendo le leggi dell’apparenza, rispettando la maschera che gli altri ti affibbiano, può essere faticoso se non addirittura dloroso, soprattutto quando arrivi a quella che io chiamo l’età della nuova nascita (soglia dei 40).
E come dice giustamente Riccio, anche gli amici sono esseri umani. Fragili.
July 1st, 2004 at 3:49 pm
PlacidaSignora: non è che lo consideravamo, E’ stato il migliore, almeno nella parte visibile a tutti, quella familiare “regolare” per capirsi. E’ un uomo buonissimo, premuroso con i figli, amabile con la moglie, un caro e comprensivo amico con tutti noi. Insomma, fare 4 figli e voler loro bene non è una passeggiata. Niente a che vedere con i classici “testedicazzo” che tradiscono la moglie e son comunque degli stronzi a casa. E’ qui il difficile della cosa, capisci?
Riccio: sì, credo che il fatto di “essere stato scoperto” sia stata, in fondo, una richiesta inconscia di aiuto.
July 1st, 2004 at 6:36 pm
Sono stato sarcastico, ma la verità è che non sopporto più chi mi racconta palle, se è una persona alla quale voglio bene. Mi sembra di essere sempre preso per i fondelli se capita: Perché allora dovrei sforzarmi di essere onesto?
Forse sono manicheo ma sicuramente una cosa del genere mi avrebbe dato un bel po’ da pensare, e poi probabilmente capirei empaticamente i perché e i percome. essere amici è difficile 🙂
July 1st, 2004 at 8:04 pm
E’ sempre difficile “volersi bene”, Adrix.
Ma è qui il bello :-)***
Spiritum ti ho scritto (qui mica avevo abbastanza spazio per le mie prediche 😀
July 5th, 2004 at 4:26 pm
“Quante deviazioni hai…non dirmi che non ne hai…!!!”
July 8th, 2004 at 8:44 am
Io credo che il legame tra due persone sia sempre una cosa importante, ma il fatto che duri per sempre e a determinate condizioni è solo una “convenzione” che ci siamo voluti creare, non penso proprio che faccia parte della natura umana. Penso anche che sia anche parte della natura umana il rispetto dell’altro se a questo in qualche maniera si è legati e in questo forse si può trovare qualcosa da dire. Per quello che riguarda l’amico deluso forse c’è da distinguere tra amicizia, conoscenza e cameratismo; credo che nel momento in cui ti accorgi che non conosci una persona puoi solo renderti conto che in realtà di quella persona non ti importa più di tanto. Scusa per la pronuncia!