•  

     

  •  

     

  • RSS spiritum.it

  • « | Home | »

    Mi sono divertito tantissimo

    By matteo | August 2, 2005

    Son cose che si dicono d’estate, quando c’è meno gente in giro, ché poi ci si pente di averle dette. Ho trovato una straordinaria sintonia in quanto descritto in questo post di Achille (anche se per una sfumatura un filino differente). E’ una sensazione che mi capita quasi sempre nelle partecipazioni a grandi (anche medie e medio piccole) manifestazioni con grande (idem) afflusso di gente. Mi sento fuori posto. Non sarebbe niente se non mi sentissi anche a disagio nell’esser fuori posto. La sensazione si scatena guardando tutta quella gente “che si diverte tantissimo”. Perché poi trovi il collega-conoscente-vicino che dice che è andato alla stessa manifestazione/evento (od una simile, o diversa, non cambia) e si è divertito tantissimo. Per lungo tempo – predisposto da natura e cultura all’autoaccusa – ho pensato che non mi so divertire. Poi il tempo passa, si può e si riesce a scegliere e sempre più mi rispecchio nell’afflato di Achille:

    Scacci ogni moralismo dai tuoi pensieri, scacci ogni tentazione di giudicare.

    Casomai sei tu, che vuoi trovare una motivazione dietro ogni cosa, che credi che sia necessaria una coerenza tra stile di vita, ideologia, modelli di divertimento. Forse sei tu che non capisci l’ironia.

    Con muso duro ho chiesto cosa significasse ‘sto divertirsi tantissimo, in cosa consistesse, senza mai trovare una minima definizione, una sensazione, un perché. “Ma cazzo mi chiedi? Tu non ti diverti?” il rimando classico. Non son mai riuscito ad invidiare chi si divertiva tantissimo e davvero, però mi piacerebbe capirne il come (un domani anche il perché, ma mi accontento).

    Topics: Si potrebbe dire outing | 4 Comments »

    4 Responses to “Mi sono divertito tantissimo”

    1. Tamao Says:
      August 2nd, 2005 at 12:30 pm

      Fuori dal tunnel del divertimento canticchiavamo di recente.

      Ci sono, lapalissianamente, molti modi di ‘divertirsi’. Temo solo che l’accezione più usata del termine implichi una frenesia e un frastuono o quantomeno un’iperbole di sensazioni che non sono in sintonia con il sentire di tutti. Ho conosciuto chi si e’ divertito tantissimo a guardare per ore le venature della corteccia di un acero. Aggiungere ‘tantissimo’ mi pare serva a ricalcare maggiormente l’iperbole. Forse.

    2. Squonk Says:
      August 2nd, 2005 at 1:53 pm

      Forse, alla fine, il problema non è “con cosa” ci si diverte. E’ l’obbligo di divertirsi, che è persino peggio.

    3. sancio Says:
      August 2nd, 2005 at 3:02 pm

      a filosofo…. dov’è che ti trovo? che tocca sempre a me portarti in giro a divertirti! Ti chiamo a casa o in uff.? che se aspetto te

      bacio alla francese (& lik)

    4. Pinuga Says:
      August 24th, 2005 at 12:32 pm

      Ho sempre odiato le situazioni in cui bisogna divertirsi “per forza” perchè tutti si divertono e quindi non ha senso che io non lo faccia… eppure a capodanno preferirei lavorare anzichè imbarcarmi in qualche festa caotico-ubriacona, alle feste di paese dove tutti chiaccherano e bevono io mi annoio e i film con cui di solito le persone si sbellicano dalle risate a me non fanno nemmeno il solletico… ho sempre pensato di avere un pessimo senso dell’ironia O_o Un bacio