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    Dell’indignarsi

    By matteo | September 22, 2005

    Dopo la deriva trash e le chiaccherette leggère si passa alla vera natura di ‘sto posto dato che, per dirla alla Squonk, “si perde tempo ad ascoltare vecchie prugne secche”. Quindi ci si butta a capofitto sulle amate equestioni etico-filosofiche. E parliamo di indignazione, via.

    Coloro che sono avezzi all’indignazione sono raggruppabili in tre categorie: i dilettanti, i professionisti e gli specialisti. Per poter assegnare ad un soggetto una categoria è sufficiente riccorrere alla nota formula: l’indignazione circa un tema è direttamente proporzionale al coinvolgimento dello stesso nel tema fratto la coerenza al modello positivo proposto dal tema elevato alla capacità di esservi coerente.

    Potrebbe sembrar complessa ma alcuni esempi vi guideranno ad una completa e proficua comprensione. Prendiamo una questione neutra: i rapporti sessuali occasionali e l’azione dell’indignarsi da parte di una giovine ragazzetta. La dilettante, con una indignazione leggera-flebile, dirà che le sembra quasi inopportuno il comportamento di certe ragazze che la danno via alla leggera. Applichiamo la formula, senza i valori numerici per non mettere troppo in confusione il lettore, per ora.

    Indignazione leggera flebile, espressa con toni smorzati -> direttamente proporzionale al fatto che la ragazzetta non ha intenzione per ora di darla via quindi bassissimo coinvolgimento -> vuole rimanere casta perché nata in seno a famiglia laica molto affettiva e dall’esempio fulgido quindi coinvolgimento per così dire naturale -> la ragazza è coerente col suo principio.

    Chiaro vero? Se non lo fosse l’esempio seguente vi aiutare certamente. Medesima questione ma questa volta la ragazzetta afferma che trova proprio una brutta cosa il fatto che tante sue coetanee si concedano con estrema facilità a la diano senza timori. Questa volta la ragazza ha indignazione media, con toni più forti e moraleggianti -> direttamente proporzionata al fatto che la suddetta è esperta nel maneggiamento dell’uccello maschile da diversi anni, in diversi modi e in diversi posti (del corpo n.d.r.) quindi il coinvolgimento col tema è indubbiamente presente -> la ragazza fa parte dello stesso insieme che lei critica, in famiglia i genitori hanno avuto diverse occasioni di tradimento poi appalesatesi -> la ragazza non è del tutto coerente col principio che stigmatizza. Qui si parla già di professionismo nell’indignazione.

    Passiamo agli specialisti, categoria rara ma pur sempre presente. La ragazzetta specialista nell’indignazione urla, nel gruppo delle coetanee, che è immorale darla via, che il giudizio divino si scaglierà, con fuoco e cenere e lapilli sulla masse di ragazze facili che danno il loro prezioso corpo in pasto ai lupi famelici, concedendosi in ogni dove ed in ogni come. La specialista manifesta indignazione apocalittica, con toni altisonanti e scatologici -> il che è direttamente porporzionato al fatto che ha allegramente spompinato, solo qualche minuto prima dell’invettiva, la metà dei maschi della facoltà dato che l’altra metà era – purtroppo per loro – assenti ne consegue che il coinvolgimento è altissimo, come ben sa la mamma che da anni… -> non credo sia necessario approfondire il tema della coerenza.

    Per completare il quadro occorrerebbe parlare dei fuoriclasse dell’indignazione ma il discorso diventerebbe lungo assai, magari un’altra volta.

    Topics: Un tempo era tutta campagna | 21 Comments »

    21 Responses to “Dell’indignarsi”

    1. caporaleReyes Says:
      September 22nd, 2005 at 11:01 pm

      dov’è che si tromba?

    2. spiritum Says:
      September 23rd, 2005 at 8:47 am

      @Caporale: se non la conoscessi bene direi che quando il saggio indica la fica lo sciocco si guarda l’uccello.

    3. G Says:
      September 23rd, 2005 at 9:03 am

      Non c’è cuore senza amore, non c’è cielo senza sole, non c’è prato senza erba… non c’è culo senza merda!

      Scusa il francesismo!

    4. SimonLaBonne Says:
      September 23rd, 2005 at 10:23 am

      questa è una mia opinione, ma credo di avere capito che quelli che si indignano per qualcosa “a priori” sono coloro che non hanno il coraggio di provare quella cosa sulla propria pelle: esempio: la ragazza che giudica l’amica perchè la dà via troppo facilmente significa che lei per prima la vorrebbe dare via facilmente, ma la sua grettezza mentale le impedisce di ammettere che si sente “troia” nel profondo… prese di posizione estreme e giudizi estremi sulle cose e sulle persone richiedono forte responsabilità!

    5. laflauta Says:
      September 23rd, 2005 at 11:06 am

      lo sciocco o l’ingenuo guarda..?

      Insomma. Mi pare le l’indignazione sia direttamente proporzionale all’ipocrisia.

      E mi dica brava, che in algebra io copiavo.

    6. spiritum Says:
      September 23rd, 2005 at 11:55 am

      @SimonLaBonne: averne di gente come lei che approfondisce il tema… comunque concordo.

      @laflauta: ma lei mi perde le sfumature, i mezzi toni, suvvia è caratteristica femminile, non mi taglia la teoria con l’accetta.

    7. spad Says:
      September 23rd, 2005 at 12:44 pm

      vorrei proprio conoscere la “fuoriclasse”..

    8. laflauta Says:
      September 23rd, 2005 at 12:46 pm

      la fuoriclasse? e’ una zoccola troiona e pompinara!!!

      (vado bene così? ho colto la sfumatura?)

    9. Squonk Says:
      September 23rd, 2005 at 1:46 pm

      Conoscevo di vista una ragazza, molti anni fa, che si diceva fosse esperta nell’arte dell’aeroplanino. Però non si indignava. Scusi l’OT.

    10. riccionascosto Says:
      September 23rd, 2005 at 4:01 pm

      A questo punto, se ho capito bene, dovrei indignarmi per qualcosa… ma anche no.

    11. spiritum Says:
      September 23rd, 2005 at 6:19 pm

      @Spad e LaFlauta: la fuoriclasse è in effetti una persona come descritta che però, oltre ad indignarsi in maniera superba e suprema lo fa ‘pro domo sua’, ovvero cercando di tirar acqua al suo mulino: il massimo dell’indignazione, associato al massimo dell’ipocrisia e dell’incoerenza con in più il fine personale e la ricerca del proprio interesse. Vi assicuro che conosco un individuo così, non nel ramo sex purtroppo.

      @Riccio: la prego, però si indigni in un altro settore tematico, che qua il terreno è minato!

    12. ethersong Says:
      September 23rd, 2005 at 7:27 pm

      quindi, da quanto colgo dai vostri commenti, per voi non può esistere indignazione al di fuori dall’accezione negativa? mi scuso se porto il tema su un livello più serio, rispetto a quello della fuoriclasse zoccola ecc…, ma per voi non è giusto indignarsi davanti ad episodi di prepotenza (cosa che odio), violenza … e la lista potrebbe proseguire all’infinito?

    13. ethersong Says:
      September 23rd, 2005 at 7:29 pm

      PS: spero che il mio messaggio non suoni troppo acido…ok zitella, ma acida no, please!

    14. p.s.v. Says:
      September 24th, 2005 at 12:23 am

      non fa una piega il discorso, spiritum. basta con ste maschere del cazzo. o della fica

    15. laflauta Says:
      September 24th, 2005 at 6:16 pm

      Le acide non son mai zitelle, ma separate. Consolatevi.

    16. caporaleReyes Says:
      September 24th, 2005 at 10:26 pm

      dottor spiritum: questa versione della storia del saggio e dello stolto non l’avevo mai sentita.

    17. spiritum Says:
      September 26th, 2005 at 1:47 pm

      @ethersong: bene gli approfondimenti e tutto il resto ma non si aspetti qua contenuti e dibattiti alcun ché seri o profondi o altro.

    18. PlacidaSignora Says:
      September 27th, 2005 at 11:48 am

      Io non m’indigno più (quasi) per nulla. Troppo faticoso ;-*

    19. spiritum Says:
      September 27th, 2005 at 12:08 pm

      @Placida Signora: non so se dirti che fai bene o chiederti di poterti studiare. Sai, per rigore scientifico 😎

    20. ikthus Says:
      October 11th, 2005 at 3:12 am

      e queste sono le questioni etico-filosofiche importanti sopracitate ? Metafisica pura (meta’ ta fusuka’)! dramma semiserio ? qui piu che il sentiero giusto e’ difficile trovare il posto giusto per sedersi e rabbrividire anche se a condurre la baracca c e’ uno che preferisce piu fare dello Spiritum sugli altri che su se stesso….sulle acide no zitelle, ma separate, concordo, aggiungerei esaurite involutive croniche per il resto mi affido alla raccolta differenziata…

    21. spiritum Says:
      October 11th, 2005 at 8:37 am

      @ikthus: 3 commenti 3 colmi di rancore e di aspre critiche: chi di noi due deve rabbrividire di più? Poi, scusami: c’è scritto da qualche parte quello che devo dire o meno, chi devo-posso criticare e quanta autocritica devo fare ogni mese? Ho mai detto che è il sentiero giusto di qualcuno o forse il mio? Poi, da quando è nato, il titolo completo è sempre stato “una cosa è conoscere il sentiero giusto un’altra è imboccarlo”.