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Le bocche della verità
By matteo | September 29, 2005
Guarda il quadretto: papà in poltrona, con la bimba abbracciata sul bracciolo, mamma sul divano con bimbetto con la testa in grembo. “Questa sera proviamo a vedere il programma delle scatole di Pupo” (che già di per sè è una frase che sa gusto di cazzata). No, dai, fate il favore, per una volta che son sulla poltrona. Via a vedere, comunque e quantunque. Dopo 10 minuti la bimba c’ha un trauma mandibolare per eccesso di sbadiglio. Dopo 15 il bimbo dorme, la mamma non se ne accorge, dorme già. “Domani sera possiamo andare a letto a sentire le fiabe già alle otto e mezza?”. Ciapa qua, auditel.
Essendo la prima volta che lo vedo mi sento di poter già dare un giudizio definitivo: ostiacheduepalle! Provo sincero orrore – e due gocce di sconcerto d’annata – nel pensare che in diversi milioni stan davanti a tal broda tutte le sere. Cioè: tutte le sere! Ormai è chiaro che non serve più nessuna abilità per andare in tv se non il fatto di essere vivo. A meno che non parta il realityshow “Il cimitero dei famosi”, con 5 VIP morti che si decompongono con calma e tu ti guardi i vermi che pasteggiano.
Grazie a G che nei commenti ha mollato una massima illuminantissima:
La televisione è la prima cultura genuinamente democratica, la prima cultura disponibile a tutti e completamente fatta da ciò che la gente vuole. La cosa più terrificante è ciò che la gente vuole.
(Clive Barnes)
Topics: TV e spettacolo | 1 Comment »
October 8th, 2005 at 4:47 pm
da come scrivi a volte sembra che tu viva in un’altra realta’.Sicuro che sta cosa del blog non ti abbia preso la mano? Se prendi atto adesso dell abisso benvenuto al club altrimenti dove sei stato fin ad ora ?