•  

     

  •  

     

  • RSS spiritum.it

  • « | Home | »

    L’ultimo tabù

    By matteo | November 30, 2005

    Quella squisita maestrina, con laurea in sociologia spiccia, che risponde al nome di Laflauta qualche tempo fa indicava nel parlar comunemente di sesso in pubblico il superamento dell’ultimo tabù (cercate nei commenti qua). Può darsi. Umilmente da queste parti si pensa che ne resti uno ben saldo: il riserbo verso chi profonde cattivo odore. Ovvero: chi di voi ha il coraggio di dire ad un collega, ad un vicino, ad uno che si conosce e col quale si ha una condifenza generica, magari anche ad un amico, che puzza? Quante volte vi è capitato, in una riunione ad esempio, di sentire l’insopportabile puzzo di piedi, o di sudore, o folate mefitiche di alitosi, senza che nessuno, nè voi nè gli altri, dica nulla? Pensate se uno scoreggia, se la fa scorrere infamemente sulla poltrona e tu sei nel suo ufficio: cosa fai? Silenzio.

    Poi alla macchinetta del caffè si parla di quella volta che se l’è bellamente preso di qua, s’è spompinato di là, ce lo si è menato un dì, tranquillamente.

    Pensare che i nostri progenitori (se guardiamo bene le cugine scimmie) probabilmente andavan giù bene a capirsi con gli odori. Questo è forse l’ultimo vero tabù del vivere e del comunicare assieme: il coraggio e la libertà di dire “cazzo, cambiati i calzini almeno una volta al mese!”.

    Topics: Dimmene tante | 10 Comments »

    10 Responses to “L’ultimo tabù”

    1. A.A Says:
      November 30th, 2005 at 8:36 pm

      scusa, ma io questo coraggio ce l’ho!!!!sai quante volte ho detto”ma perchè non ti spezzi le ascelle????” ( ti traduco : spezzare significa detergere le proprie ascelle ed eventualmente cambiarsi anche la maglia e metterne una nuova affinchè l’alone , cioè la così detta “pezza ” ascellare non sia più di disturbo agli altri!!!) …per quanto riguarda le metifiche alitosi…beh non faccio mai a tempo…perdo i sensi quando ne vengo investita!!

    2. spiritum Says:
      December 1st, 2005 at 10:15 am

      @A.A.: appunto per questo vengon chiamati ‘tabu’, non le pare?

    3. laflauta Says:
      December 1st, 2005 at 10:51 am

      Spiritum mi ha linkata, sono una blogstar adesso. Respect!!

      Preciso: non un “parlar comunemente di sesso in pubblico”, ma “il parlare di sesso di ogni categoria di persone”, ovvero non solo quella a cui appartengo (il famoso “parlar di F.” tipico dei musicisti) ma anche di casalinghe, impiegati comunali, netturbini, preti e quant’altro. E con termini schietti, senza fronzoli, senza più la magia del “proibito”. Si pensi che da bambini ci si imbarazzava da matti a cantar baglioni su “e far l’amore giù al faro”(this little big love..).

      Lo ammetto. Il termine “scor….” mi imbarazza. Anche “puzzetta”, si pensi lei. Ha colto nel segno.

      (ma lo sa che mio padre è davvero un sociologo? Una generazione fa, una disfa….)

    4. Undine Says:
      December 1st, 2005 at 11:54 am

      Una mia compagna delle superiori è stata seduta per tre anni tra una ragazza con particolari problemi di traspirazione e un’altra cui puzzava l’alito.

      E soffriva d’asma.

      Non sono in grado di rompere questo tabù. Mi allontano e contengo una smorfia di disgusto, ma spero di trovare il coraggio per parlarne, un giorno…

    5. Effe Says:
      December 1st, 2005 at 11:59 am

      noto, sociologicamente parlando, che lei è un feticista dell’olfatto.

      Maniaco.

    6. G Says:
      December 1st, 2005 at 1:30 pm

      “Il bello della natura è che è una latrina gigante!”

      (Goldblum da “Il grande freddo”)

    7. spiritum Says:
      December 1st, 2005 at 4:11 pm

      @Effe: ambisco a diventare un “feticista totale” e poi scrivere un best-seller “Il feticista totale”. Son sulla buona strada secondo lei?

      @G: non la ricordavo minimamente questa battuta del film. Vorrà dire che alla prossima replica starò più attento.

    8. SimonLaBonne Says:
      December 1st, 2005 at 4:25 pm

      una volta andava di moda regalare a Natale ai puzzoni colleghi d’ufficio ignari, fon, bottiglioni di shampoo alla mela verde (ve lo ricordate il campus???), saponette in confezioni artistiche ecc… quindi anche oggi, se non abbiamo il coraggio di parlare apertamente credo quella sia la migliore soluzione. peccato che le cose di profumeria siano rimaste le uniche un po’ economiche per fare ancora regali nell’era della grande recessione: come liberarsi del dubbio se allora ricevi tipi di regali simili???

    9. Effe Says:
      December 1st, 2005 at 5:11 pm

      direi che è sul sentiero giusto

    10. p.s.v. Says:
      December 2nd, 2005 at 1:22 am

      Spiritum hai detto bene. quante volte mi devo annusare le mani, per non sentire l’odore acido d’ascella del mio collega. ammetto, che scoreggiare sotto le coperte e poi annusarne l’odore è magnifico.