•  

     

  •  

     

  • RSS spiritum.it

  • « | Home | »

    Chi sono i maestri?

    By matteo | December 5, 2005

    I fatti di Parigi, la rivolta dei giovani delle periferie, gli scontri, tutto l’affare potevano far sperare che si fosse di fronte ad una nuova grande rivolta universale. A dirla tutta un nuovo ’68. Perché può essere frustrante, almeno per tutti coloro che son nati tra il 1960 ed il 1970, sentire parlare spesso di quell’evento, quel movimento e averlo visto dalla culla o dalle elementari, essendoci ‘anagraficamente‘ dentro. Dato che buona parte dei germini erano nati in Francia (già culla di rivoluzioni) viene da pensare: “Dai che questa volta si ha l’occasione d’essere protagonisti di un grande movimento”, almeno in prima fila e coscienti, almeno. Invece no. Finito tutto.

    Continuando nella farneticazione e guardandosi in giro ci si potrebbe anche chiedere: e dove sono i maestri di un tempo? Quelli che poi son stati additati (tante volte) come “cattivi maestri”? Per dire una parolona: gli intellettuali. Chi sono i nuovi grandi (almeno medi) fari del pensiero contemporaneo? Un domani che i bimbi ce lo domandano occorre essere preparati.

    Topics: Un tempo era tutta campagna | 12 Comments »

    12 Responses to “Chi sono i maestri?”

    1. p.s.v. Says:
      December 5th, 2005 at 4:30 pm

      casini, la russa, fini, prodi, berlusconi, bertinotti

    2. laflauta Says:
      December 6th, 2005 at 10:06 am

      (intanto grazie per l’omaggio fotografico alla mia categoria…il flautista jazz è intellettuale, indi io sono intellettuale…ah no, son bionda, non vale).

      Capperi se piacerebbe anche a me. Una rivoluzione, un colpo di stato, la rivolta in massa. Un po’ di fervore, qualche stimolo per creare qualcosa di unico.

      Ma poi, arriva la paura di perdere ciò che si ha (a pensar bene solo stronzate, solo comode abitudini), di scombinare un equilibrio monotono ma rassicurante. Quel “niente di speciale”, quell’apatia nella quale ci rifugiamo, senza rischi, senza avventure.

      Però…capperi se mi piacerebbe. Tornare a far la musicante in un mondo che vibra… e non più un ingranaggio qualsiasi di un ufficio comunale.

    3. G Says:
      December 6th, 2005 at 11:08 am

      Ma quale rivoluzione, questi davano fuoco ai centri di aggregazione e alle macchine dei poveri cristi e si guardavano bene dal toccare i porsche cayenna dei boss locali. Altro che fantasia al potere. Questi atti di teppismo e vandalismo ricordano più la violenza brutale la notte dei cristalli, non trrova?

    4. spiritum Says:
      December 6th, 2005 at 4:26 pm

      @G: concordo. Mi sarebbe piaciuto che fosse una rivoluzione.

    5. spiritum Says:
      December 6th, 2005 at 4:27 pm

      @Laflauta: bellissima quella sulla biondezza, complimenti, una superba autoironia.

    6. laflauta Says:
      December 7th, 2005 at 12:17 pm

      (gomitata al compagno di banco: preci,…mi prende per il culo giusto?)

    7. spiritum Says:
      December 7th, 2005 at 12:43 pm

      @Laflauta: lo sa che non mi permetterei mai. La cosa che adoro di più in una persona è la capacità di far ironia su su stesso, tutto qua. Poi, anche lei: se fa affidamento al Preci siam messi bene…

    8. laflauta Says:
      December 7th, 2005 at 5:28 pm

      …le bionde e il preci penso sia accoppiamento ideale, ci rifletta.

    9. ikthus Says:
      December 11th, 2005 at 1:27 am

      ciao Andrea volevo augurare buone feste a te e alla famiglia, che sia il meglio per voi.Di cuore ! Piero

    10. glaucic Says:
      December 15th, 2005 at 5:54 pm

      Il 68 ? Solo fumo, nebbia nei cervelli della gente, cervelli poverini che non sapendo realizzarsi sulla terra, credevano di potersi realizzare con le fantasie, sulle nuvole dei “grandi ideali” che poi non si sono concretizzati perchè si sono scontrati con la realtà della vita. Più o meno come oggi……popolo di sognatori confusi…..popolo di giovani depressi (e qui mi pare che non ci siano solo giovani). Cosa fare? Stare con i piedi per terra, vivere la propria vita in pace e serenità, e non contestare e attaccare gli altri. La libertà può esistere solo nel rispetto degli altri e della prorpia natura ….. popolo di limitati.

    11. In Opera...le nostre coscienze Says:
      March 30th, 2006 at 9:26 pm

      La forza della piazza (parigina)

      Molte donne e uomini per le piazze di Francia fanno sentire la propria voce e il proprio dissenso.

      Colori, slogan, determinazione, rabbia ed entusiasmo.

      Questa non è una cronaca del 1789, né del 1848.

      No, non siamo al mese di maggio del ’6…

    12. inopera Says:
      March 30th, 2006 at 9:30 pm

      intellettuali? esistono ancora perchè?