•  

     

  •  

     

  • RSS spiritum.it

  • « | Home | »

    Oltre la fantasia

    By matteo | December 8, 2005

    Grazie ad un sagace commento del signor Pluri si è fatto un giretto da una vecchia conoscenza. Delle 4 proposte, vedasi immagine a lato, quella azzurra lascia alquanto perplessi (al di là del colore, definito sensual lavender): cos’è secondo voi? E’ descritta così:

    Perfect for the man who wants the health benefits of regular fleshlight use, without the added visual stimulation.

    C’è anche nella versione Pink, Mocha, Chocolate e Ice. Che mondo meraviglioso!

    Occhio all’offertona 3×2.

    Topics: Un tempo era tutta campagna | 5 Comments »

    5 Responses to “Oltre la fantasia”

    1. laflauta Says:
      December 9th, 2005 at 9:43 am

      forse perchè certe cose tanto le fate ad occhi chiusi (sennò vi partono i capillari della cornea??), quindi meglio colorato e indecifrabile, per non farsi notare all’interno del cassetto del comodino. O della 24ore.

    2. riccionascosto Says:
      December 9th, 2005 at 2:57 pm

      Secondo me è un’accessorio per tutte le stagioni (della serie, paghi uno, prendi tre). Così, come dice laflauta, stando ad occhi chiusi puoi immaginare quello che ti pare… e cioè uno qualsiasi dei suoi tre vicini.

      Economia di scala, insomma.

    3. p.s.v. Says:
      December 13th, 2005 at 1:34 am

      è una torcia elettrica come le altre

    4. darkripper Says:
      December 13th, 2005 at 1:43 pm

      Il concetto è che se ti sgamano con quello lì a fessura verticale, puoi inventarti una scusa che con quello a forma di fregna sarebbe difficilmente organizzabile. Chennesò, potresti dire che è un portamonete di nuova concezione 🙂

    5. spiritum Says:
      December 13th, 2005 at 3:14 pm

      @Darkripper: avevo pensato che fosse una specie di serratura, a prima vista. Portamonete è indubbiamente meglio.

      @PSV: bravo, hai vinto!

      @Riccio: immagino che questo tipo di ‘economie di scala’ siano un must alla Bocconi.

      @Laflauta: c’ha il suo coperchetto in ogni caso. E’ l’anonimità della forma che mi perplime.