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    Konga

    By matteo | December 13, 2005

    Il primo film che vidi, da piccolo, fu il capolavoro la cui locandina vi potete gustare qui a lato. Konga: il fratello minore e minorato di King Kong. In questi giorni al cinema debutta la nuovissima versione dello scimmione arrapato (potete, solo per un attimo, immaginare un rapporto tra il bestione e la biondina? Ci riuscite?) e m’è rimbalzato, per simpatia, dal profondo della memoria, quel mio primo film. Ero piccolo, mi pare verso i 9 o 10 anni, e con mio papà andammo nel cinema parrocchiale del paesotto vicino a vedere cotanto spettacolo. Mi ricordo solo che fui impressionato dalla sala buia, dal sonoro vigoroso, dal tanto fumo ovunque: era in ogni caso una avventura. Ricordo anche perfettamente che all’uscita un signore, molto schifato, disse che si trattava di una brutta imitazione di King Kong. Ci rimasi male: il mio primo film era una cagata. Non ricordo nulla del film e forse non è un male.

    Il secondo film lo vidi l’estate di quello stesso anno, ad Asiago in vacanza, (e poi almeno altre 5 o 6 volte negli anni a venire) e mi restò impresso. Me lo ricordo tutto, perfettamente e dubito che faranno mai un remake: si trattava di “Qualcuno volò sul nido del cuculo“.

    Ancor oggi stento a capire le scelte filmografiche dei miei genitori.

    Topics: TV e spettacolo | 6 Comments »

    6 Responses to “Konga”

    1. Effe Says:
      December 13th, 2005 at 4:16 pm

      Beh, sempre di animali si trattava

    2. Squonk Says:
      December 13th, 2005 at 4:34 pm

      In effetti. Ah, per solidarietà, sappia che il mio primo ricordo cinematografico è “Lo squalo”. Non so chi era più spaventato, tra me e la mi’ mamma.

    3. spiritum Says:
      December 13th, 2005 at 4:58 pm

      @Effe: non mi faccia il generalista, suvvia. Ho notato che su Sacripante ormai scrive chiunque, pure Mantellini: dove andrete a finire, di questo passo?

      @Squonk: allora potremmo essere anche coetanei nella prima visione, ad occhio. Sia “Lo Squalo” che “Qualcuno volò” sono del 1975, dovremmo esserci. Konga non era certo una prima visione, è del 1961.

    4. riccionascosto Says:
      December 13th, 2005 at 6:21 pm

      Stento a capire anch’io.

      Ma se lei pensa che uno dei film che mi ricordo di aver visto con i miei genitori (a parte i canonici di Walt Disney) era “La schiava io ce l’ho e tu no” (Lando Buzzanca, per intenderci, la lei non me la ricordo) capirà che erano tempi ben strani…

    5. Marco Says:
      December 13th, 2005 at 6:45 pm

      I miei genitori mi portarono a vedere queste cose, non ricordo in quale ordine:

      – Il tassinaro (e mi coprirono gli occhi in qualche scena)

      – Due superpiedi quasi piatti

      – Bomber

      – Miami Supercops

      – ET

      – La storia infinita

      Poi presi ad arrangiarmi con le paghette e il popcorn fatto in casa (nascosto sotto il giubbotto).

      Mi portarono anche ad un concerto dei New Trolls.

    6. Iperione Says:
      March 19th, 2006 at 2:04 pm

      Dire che a nove o dieci anni si ha un’altra percezione della realtà e soprattutto del fenomeno cinematografico è assolutamente pleonastico ma a questa deformazione fantastica si accoppia la realtà di un periodo ben lontano dall’era odierna caratterizzata dalle sconfinate possibilità dell’illusionismo virtuale dei computer.

      Oggi, vuoi per l’età, vuoi per l’assuefazione alle mirabolanti costruzioni grafiche di marca computeristica, è sempre più difficile per noi accettare un “patto finzionale” col film di fantascienza che ci consenta di essere coinvolti e quindi di divertirci.

      Ricordo con nostalgia le mie matinées quando bimbetto degli anni 70 mi recavo al cinema di fronte a casa mia per seguire le avventure dell’enorme Gozilla. Ricordo che uscivo stupefatto e persino un pò gasato, ma lì, di fronte allo schermo che tutto avvolgeva, si compiva il miracolo, il miracolo di una finestra aperta sul mondo della fantasia, sensazione inebriante ormai negata a noi adulti.

      Pensieri leopardiani, certo, ma calati nella realtà odierna: grottesco pensare che per lui la fonte di piacevoli fantasie erano le favole classiche degli antichi e per me Gozilla!