•  

     

  •  

     

  • RSS spiritum.it

  • « | Home | »

    La fuga

    By matteo | January 28, 2006

    (Incompleto)

    Nacque per la prima volta (così gli pare di ricordare ogni tanto) nella savana senza nome, a metà della seconda luna di primavera, quando guidava il villaggio Abumba Maronga. Crebbe e divenne uomo, sempre e solo con occhi alla sua terra. Un giorno vennero nel villaggio degli uomini cattivi, lo catturano con armi potenti e lo legarono con catene ai piedi, assieme a tanti altri suoi fratelli.

    E non fu mai più libero.

    Morì, gettato in mare dalla nave che lo portava verso una terra lontana, perché aveva cercato di scappare dalla catene.

    Rinacque all’instante come bruco. Crebbe nutrendosi della natura poi sentì l’impulso di diventare qualcos’altro e si chiuse in un bozzolo. Morì cercando di tramutarsi in farfalla, tentando di scappare dalla nuova prigione.

    Si ripresentò immediatamente nel centro di un uovo ed iniziò a pulsare. Pareva una gabbia ancora, anche quella, ma era solo l’inizio della vita. Divenne presto pulcino e poi pollo, chiuso in una gabbia troppo piccola e con troppi altri polli. Con troppo cibo e troppa luce e troppo giorno e niente notte. Morì cercando di trovare la libertà, con la testa schiacciata da una porta.

    E continua così, in mille diverse creature, sperando e cercando di ridiventare qualcuno che possa liberarsi da quell’ansia, da quella fuga.

    Topics: Politica e politici | 6 Comments »

    6 Responses to “La fuga”

    1. Mondosbilenco Says:
      January 28th, 2006 at 10:46 pm

      Davvero significativa, bravo…

    2. caporaleReyes Says:
      January 30th, 2006 at 4:27 pm

      sulle prime avevo travisato il titolo …

    3. caporaleReyes Says:
      January 30th, 2006 at 4:28 pm

      inutile dire che, quando ho capito, ho smesso di leggere il post (che avevo inizialmente affrontato con molto interesse)

    4. Igene Says:
      February 1st, 2006 at 9:21 pm

      … e che dire del pistacchio che appena riesce a liberarsi dal guscio viene mangiato? E così poi anche i suoi fratelli (come si dice: uno tira l’altro …)

    5. spiritum Says:
      February 1st, 2006 at 9:24 pm

      @caporaleReyes: scusami se ti ho deluso.

      @Igene: appunto: che dire?

    6. caporaleReyes Says:
      February 2nd, 2006 at 10:19 am

      vabbé, dai, succede.

      anche l’altra sera, ero stanco e tornavo a casa tardi dal lavoro, che mi si è parata davanti una gigantografia di casini. sulle prime mi è sembrato di leggere “un’idea perversa”. poi ho letto meglio.