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Analogico o digitale?
By matteo | January 26, 2004
Sapete
quelle mattina in cui ci si sveglia e ci si sente "diversi"? Ecco,
‘sta mattina mi son svegliato (o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao)
e ho guardato il display della radiosveglia: le cifre, in un bel rosso vivo,
sentenziavano, senza appello, 07:03. Mi son detto: eccolo là,
il digitale, preciso, freddo, senza margine di dubbio o di interpretazione.
Ho guardato subito il quadrante del mio orologio da polso: la lancetta corta
obreggiava amorevolmente la prima tacchetta a ovest del 6 e quella lunga era
più o meno a metà tra il 12 e la prima tacchetta
a est del 12. Subito ho pensato: toh, gli orologi sono allineati, però
quanta più grazia ed umanità a guardare l’orologio da polso. Cosa
si evince dal presente ragionamento (a parte il fatto che possiedo almeno due
strumenti per la misurazione del tempo e che essi sono regolati sulla medesima
ora)? Non so, è una sensazione più che altro, direi che potrebbe
essere sintetizzata così: "La fantasia, la creatività, l’uomo
sono analogici mentre la macchina, la freddezza, l’ottusità sono digitali".
Bella scoperta, ci avranno già scritto su decine e decine di tomi. Lo
so, ma vuoi mettere la soddisfazione di averla distillata da solo? Spingendomi
oltre mi sento di fare altre analogie: alcuni blog son certamente digitali,
precisi, freddi, asettici, senza nulla di personale altri sono tutta pancia,
pareri, vita vissuta, carne, con enormi spazi di interpretazione analogici insomma.
Berlusconi è digitale mentre Fassino è analogico: Berlusconi è
tutto precisissimo, curato in ogni particolare e per ogni evenienza, freddo
(non posso fidarmi di una persona che non accetta i segni del tempo su di sè,
proprio non ci riesco), Fassino è lungo, storto, secco, impreciso. Sarebbe
bello avere anche altre analogie, se vi va.
Comne dite? E’ una visione approssimativa, imperfetta, alla carlona? Certo,
è analogica.
P.S. Il nuovo logo desta delle perplessità circa l’elemento azzurro:
chi dice Viagra, altri dicono pastiglie per andar di corpo, uno m’ha scritto
"sono le pillole azzurre di Morpheus?", un altro le vede come "delle
perle disseminate sul sentiero". Francamente a me sembrano dei sassi color
turchese, volendo dei turchesi: non è che bisogna proprio cercare l’analogico
ovunque, adesso. Però forse siete voi che siete tanto analogici, allora
tutto ciò diventa bellissimo.
Topics: Un tempo era tutta campagna | 6 Comments »
January 26th, 2004 at 7:53 pm
Quesi sassi sono pietre magiche color turchese, che si trovano in un paese magico conosciuto a pochi; ne raccogli una manciatina, sempre in numero pari, e te le metti in tasca. Quando hai un desiderio, infili la mano in quella tasca e li stringi fra le dita: E il desiderio si avvera. Sempre. (si allontana ancheggiando favolistica)
January 27th, 2004 at 8:51 am
Me ne manda, di veri, una pacchettino a casa, cara SiSi?
January 27th, 2004 at 9:50 am
Apprendo con piacere che lei è analogico…pensavo fosse digitale. Vedo che sale la polemica sui cosiddetti sassi blu…ebbene se permettete, vi spiego: trattasi di escrementi fossilizzati dell’oramai estinto triconosauro monocramatico blu, corre voce che chi riesce ad entrarne in possesso sia una specie di “predestinato”. La leggenda dice che conservandoli su fogli di giornale vicino ad una penna (in alternativa va bene anche una matita), tali escrementi riprendono vita e dopo millenni di sonno ricominciano a puzzare!!!
January 27th, 2004 at 11:09 am
“certamente avrà comprato un diamante od un turchese da portare a chi è rimasto qua”
January 27th, 2004 at 11:15 am
Il mio orologio non è analogico, né digitale. E’ semplicemente in ritardo. Quanto al template, è ovvio che sul sentiero ci siano dei sassolini. Sono quelli che Spiritum si toglie dalle scarpe, ogni tanto.
January 27th, 2004 at 4:12 pm
Altro che analogico, Lei molto di piu’, e’ biologico, caro Spiritum!