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    Il signore dell’arroganzaUna storiella che mi…

    By matteo | January 8, 2003

    Il signore dell’arroganza

    Una storiella che mi è capitata ieri. Parcheggio la macchina, di solito, come altra gente che lavora con me o in ameni locali contigui, in un giardino che ha un grande prato con una strada centrale di ghiaia. Ci vuole una speciale autorizzazione per parcheggiare in ‘sto posto. Ovviamente, quando piove, il prato diventa melma e tutti tendono a parcheggiare più che altro sulla stradina e ieri pioveva. Io non faccio eccezione. Anche ieri ho parcheggiato tenendo le ruote anteriori sulla strada di ghiaia e con la macchina con un angolo di circa 45 gradi: si potrebbe dire “un po’ di traverso” ma non c’era nessun altro che aveva voglia di scendere con i piedi nel fango, quindi…

    Esco e dopo due passi si ferma una signora su Golf bianca e abbassa il finestrino. Ha 45 o 50 anni e non è bella. Di solito non vengo approcciato facilmente, sia per la conformazione fisica, visto che mi porto a spasso 95 chili, 184 centimetri ed una faccia – a detta dei più – poco rassicurante (grazie Madre Natura!) – sia perchè giro a testa bassa e vado sempre di fretta. Ma la signora ha deciso di parlarmi e con tono impettito e altero mi fa:

    “Può spostare la macchina?”

    Spiritum: “Perchè?”

    Signora (sempre altera e secca): “Messa così non c’è posto per gli altri”

    Spiritum (dopo che mi sono girato a riguardare e avendo visto che non c’era nessuno e, di conserva, che spazio ce n’era a josa): “Ho visto che non c’era nessuno… Vabbè la sposto. Lei dovrebbe essere però più gentile”

    Signora (sempre più altera, secca e sgarbata): “Io? LEI deve essere più gentile, cosa ho dettoio?”

    Spiritum (francamente un tantino secco, come tono): “Intanto non mi ha salutato. Poi parlo di forma, parlo di modo, parlo di come si dicono le cose” (m’è venuta in stile “Qualcuno volò sul nido del cuculo” nella seduta comune dove il pazzerello vuole le sue sigarette, se qualcuno ricorda). Guardando il cruscotto dico “E poi c’è l’ha il permesso?” (Vedo che fa bella mostra di se il fetente talloncino) “Comunque non dovrebbe essere così arrogante!”

    Signora (urlando): “Io arrogante? LEI è il signore dell’arroganza“.

    Mi ha chiamato proprio così: “il signore dell’arroganza”. Ho sentito dire “il re di qualcosa”, “il principe di qualcos’altro”. Ho spostato la macchina e messa bella perpendicolare alla stradina, ma ci son rimasto male. Che sia stata una dotta citazione da Tolkien?

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