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Kunta Kinte
By matteo | February 4, 2004
Danielone Silvestri, dopo "Salirò" (avevo voglia di scamuffarla
adattandola alla tendenza – in realtà inversa – degli accesi di qui,
poi la pigrizia…), sforna un’altra bella canzonettà che, sin dal primo
ascolto, m’ha dato la sensazione di essere adattabilissima al personale modo
di sentire il blog del qui presente. A volerci perdere del tempo si potrebbe
intravvedere la difficoltà nella comunicazione umana, le catene
come inadeguatezza delle parole rispetto ai contenuti, la metacomunicazione
verbale-nonverbale-braile e la semantica del coso, però anche
il caro-vita e la perversione
dei timbri sulle confezioni nei discount (direi
un po’ meno queste ultime).
Conto quanto Kunta Kinte
E in quanto Kunta Kinte posto
Conto quanti post mi dividono
dai blog di quelli avanti che mi guidano
vedi sono quanti quelli che mi leggono
agli altrettanti post che mi seguono
riconoscendo il nesso matematico
calibro il post giusto in modo pratico
prima più lento e poi ricupero
rapido accelero valuto il vincolo fisico
il ritmo equidistante tra il minimo e il massimo
centro nevralgico punto di transito
tramite il flusso di dati
comunico e quindi mi libero
Quanti post si ripetono
quanti bassi sotto si propagano
vedi sono tanti quanti se ne sentono
solo a ricordarli è già salito il numero
riconoscendo il fatto come epico
calibro il post giusto in modo clinico
prima più lento e poi recupero
prima c’è il vento e dopo arrivano
Sono il primo io e sono l’ultimo
Sono il primo io e sono l’ultimo
Fatto tipico oggetto civico
Perciò
Parole su parole su milioni di parole
Come uccelli che si scontrano e si moltiplicano
Conto quanto Kunta Kinte
E in quanto Kunta Kinte posto.
Topics: Dimmene tante | 8 Comments »
February 4th, 2004 at 5:27 pm
Io continuo a pensare, invece, che questo sia un bel momento per lei, Colonnello. In quanto al contrario del “Salirò” (per gli accessi), credo sia dovuto ai suoi molteplici traslochi. Sa in quanti blog ho visto link a Lei, ma sui vecchi indirizzi? Questo rende più difficile trovare il sentiero giusto, sa? Però si dice anche “pochi, ma buoni” e quindi… continui così. (Ah, e se ho ben interpretato quel che dice il suo figliolo… 17+44. Se è sbagliato, son certa mi perdonerà)
February 4th, 2004 at 5:31 pm
Cielo, Riccio, tu frequenti troppo quel ragazzo là.
February 4th, 2004 at 5:36 pm
Dice? E’ che ho una passione per l’interpretazione dei codici… dopotutto sono la sua assistente, no?
February 4th, 2004 at 6:59 pm
Ullalà…diventiamo anche critici musicali. Scherzi a parte, molto bello questo post…fletto i muscoli quanto Kunta Kinte
e in quanto Kunta Kinte sono nel vuoto.
February 5th, 2004 at 12:57 pm
in dialetto veneto, la vogliamo in dialetto veneto!
February 5th, 2004 at 1:18 pm
Non ricordo come si dice “epico” in veneto, caro Effe.
February 7th, 2004 at 1:31 am
Sa colonello, che non mica ben capito perché non fa parte anche Lei del MT Club? Davvero, specie dopo questo post, non lo capisco. 😉 Un caro saluto. MT
February 18th, 2004 at 10:30 am
Non posso fare a meno di lasciare una mia traccia attraverso questo sentiero…supergiovane ha citato il grande ratty…non posso fare a meno di di mandargli un ratsaluto!
Ma c’è su quel sentiero qualcosa che ora avanza, e lentamente un giorno arriverà nella tua stanza, di cosa mai si tratta? E’ difficile capire, la solita questione del vivere e morire…
…come angeli insieme, della rivoluzione, partiremo di notte, cantando nel vento la nostra canzone.