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Un blog per essere migliori L’han già…
By matteo | February 21, 2003
Un blog per essere migliori
L’han già detto altri che è bello (ne ho trovato almeno tre, per dire), mi associo con tutto me stesso, Leonardo ha tirato fuori una roba notevole.
Tanto per citare un brano grande:
Mi spingo più in là: i blog hanno una profonda utilità sociale. Il mondo è sempre stato pieno di persone che non si trovavano a loro agio con la propria identità e con la propria mediocrità. Chi sono? Sono le persone che attaccano lunghe pezze al bar, quelli che scrivono lunghe lettere ai giornali. Quelli che occupano i forum e le mailing list con diluvi di considerazioni personali. Quelli che importunano i consulenti editoriali con manoscritti di trecento pagine. Quelli che vanno ai provini mediaset (o anche rai). Eccetera.
Da qualche anno, tutte queste persone hanno un nuovo strumento per sfogare i propri egotici impulsi: il blog. Il vero merito dei blog sta qui, nei fiumi d’inchiostro risparmiati, nelle scrivanie dei consulenti editoriali più pulite, nei cestini delle redazioni dei giornali più vuoti. Nei bar, dove le discussioni filano più lisce. Questa è la missione dei blog: assorbire l’egotismo degli utenti, coinvogliarlo in un ambiente confortevole, con un notevole risparmio di tempo e di risorse.
Diamo un blog a ogni egotista frustrato: non solo ce lo saremo tolti per un po’ dai coglioni, ma gli avremo dato anche una chance per addomesticare il suo egotismo, trasformarlo in qualcosa di gradevole o perfino utile.
Mi permetto di fargli solo una piccola osservazione. Quando dice:
Il trash televisvo è una vergogna, perché lo stesso spazio potrebbe essere utilizzato per spettacoli di qualità. Il trash giornalistico è un deplorevole spreco di carta, un dileggio all’Amazzonia. Ma chi scrive su un blog non occupa nessuno spazio che qualcun altro potrebbe occupare meglio al suo posto.
Per essere rigorosi nel ragionamento, anche il blog “usa” risorse (byte di spazio occupato in server, ad esempio). Virtuali? Ma anche lo spazio TV è “virtuale” e non “fisso”: ovvero si può passare ad un altro programma, se lo si intende dalla parte del pubblico, oppure è parificabile ai byte se lo si intende dalla parte delle produzioni.
Magari rasenta il sesso degli angeli, ma così mi sento più a posto. Il che, comunque, nulla toglie al pezzo di Leonardo nè al fatto che, in ogni caso, mi sento di sottoscriverlo in tutto e per tutto, compresi gli spazi tra le righe e la foto.
Topics: Uncategorized | 4 Comments »
February 21st, 2003 at 7:58 pm
(se ne parlava al bar con falsoidillio che aveva postato di solitudine) io penso che la sorgente dell’inefficienza – o se preferite il vincolo – non sia nella saturazione degli spazi fisici, ma nella scarsità di tempo (a fronte della moltiplicazione di potenziali input). Di fronte alla deriva, il problema è individuare il percorso (e avere la volontà di batterlo). Ma queste cose in questo blog sono enunciate programmaticamente….
February 22nd, 2003 at 2:35 pm
ogni vizio umano necessita prima o poi di un’apologia. Questo egocentrismo di banda (in cui io stessa sguazzo volentieri) l’ha trovata quasi subito. 🙂
February 23rd, 2003 at 11:53 pm
Ti ringrazio per la solidarietà, perché anche se Anonimo, in realtà sono Leonardo.
Riguardo alla tua obiezione: è vero, anche i Blog sono un dispendio di energia e di spazio fisso su server, ma credo che lo spreco di chilowatt, se quantificabile, sarebbe comunque meno della carta e dell’inchiostro che usiamo per scrivere.
Il vero inquinamento dei blog è quello dei motori di ricerca (google compreso)… però di questo non mi andava di parlare, sennò veniva troppo lungo.
February 24th, 2003 at 12:39 am
io penso che vi state sparando un casino di seghe.
“…un altro whisky qui…anzi doppio!!!”