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Tocca a te, Benedetto …
By matteo | April 23, 2003
Tocca a te, Benedetto
Devo esser
sincero: lo faccio soprattutto per vedere se il signor Benedetto
Vecchi vien qui a rispondere. In fin dei conti basterebbe la risposta
di Squonk
a conclusione del suo pezzo:
Ecco, secondo lei noi nuotiamo in un narcisismo inutile quando non addirittura
dannoso. E sia: ma allora perchè spreca del tempo con noi?
Ma ‘sto Vecchi non mi garba, tantomeno il suo stile, di conseguenza, ci metto
del mio. Poi ho letto tanti che si fermano sulla storia degli anni ’70 e quindi
mi pare il caso di cimentarmi nella disputa riga a riga, grossomodo, del simpatico
brabetto.
Primo: non è elegante dare del nerd a qualcuno (che poi Matteoc
ci scherza pure su alla grande), soprattutto se poi ci si bulla nell’ordine:
1. Per chi
pensa che non so che cos’è un blog, potrei rispondere che non lo sa
neanche lui.
2. Tecnicamente
so orientarmi in un computer e in un software grazie al diploma di perito
informatico che ho preso, ahiahiai, negli anni Settanta.
3. Per il
resto, faccio leva su letture, navigazioni e riflessioni varie.
Giuro che non lo sapevo che si potesse diventare perito informatico sin dagli
anni ’70 però, mi consenta signor Vecchi, è come se dicessi
che non so cosa sia la letteratura italiana, ma nemmeno lei lo sa e che, tecnicamente,
so orientarmi tra libri e poesie perché c’ho la maturità classica
(credo valga anche se presa negli anni ’80). Per il resto: pippe sottogamba.
In un impeto di tentativo di sintesi aggiungo: per Bennato non ti posso esser
utile, ho sempre ascoltato soprattutto Dalla e Guccini, può andare
bene lo stesso? Francamente l’elogio degli anni ‘xy mi lascia sempre un tantino
indifferente, mi ricorda l’adagio “si stava meglio quando si stava peggio”
e mi intristisco subito. La conclusione con la manfrina dei “commenti
sì – commenti no” mi puzza orribilmente di velina preaccordata,
quindi butto lì il sospetto, che son bastardo, e passo oltre. Mi pare
che il nocciolo della faccenda sia in queste mirabolanti righe:
[…]Non
riesco proprio a capire il perché di tanta fatica sprecata per le magnifiche
sorti progressive della fuffa. A meno che qualcuno non abbia i nervi scoperti
sul suo narcisismo, che suona come un tabù, ma che nella società
dello spettacolo è la regola dominante. No, fammi capire, sarà mica anche “il sentiero giusto” –
o qualsiasi altro blog – parte della società dello spettacolo,
vero? Guarda che così vinci con otto mesi di anticipo il premio “Bojata
del 2003”! Narcisismo dove? Hai una anche vaga idea di chi siano “nella
vita reale” la maggior parte dei blogger, tutti quelli che usano nick?
Si bullano con chi, si specchiano dove? Ho mai incontrato nessuno che mi dica:
“Sai, son Gonio, quello del noto blog” o gente che si specchi e
si rimiri lodandosi e sbrodolandosi addosso perché c’ha un sacco di
visiste o tutti lo citano. Dai Benedetto, lascia stare il narcisismo, puoi
fare meglio.
Magari si
accusa con il dito puntato l’eccessivo protagonismo di altri e poi si solletica
il proprio con un blog. E di tipi così se ne vedono in giro, anzi sono
quasi la maggioranza, come maggioranza sono quelli che, parodiando il Bennato
de “sono solo canzonette”, affermano che “sono solo bloggate”.
No, cosa
deve dire uno: è letteratura, è poesia, è giornalismo.
O intendi dire che tante volte non capisci l’ironia di quanto trovi scritto
in giro, la voglia di scherzare, di buttar giù quattro righe un po’
per sfogo un po’ per comunicare, un po’ per i cazzi propri? Ebbe sì,
Benny, son solo bloggate, più o meno belle, più o meno
indovinate, ben scritte, cesellate o di getto, ma nulla di più. Non
c’ho voglia di vedere il Milan in TV e ti rispondo, ma son solo bloggate,
non mi pare un concetto difficile. Conosci qualcuno che pensa siano di più,
e cosa, di grazia? Ti riesce di citare qualcosina o dobbiamo SOLO pendere
dalle tue sapienti labbra?
Cercare di capire i fenomeni è attività del pensiero. Almeno
che non si entri nel delirio che ti fa affermare che una parte del proprio
pensiero lo si vende ad altri, il resto, la vera creatività, la si
riversa nel blog. Sarà pure così, ma una domanda è lecita:
perché allora questa enfasi sulla fuffa e sul cazzeggio? Che la creatività
siano solo fuffa e cazzeggio? Ne dubito. Il sospetto è che chi afferma
questo venda fuffa anche se i rapporti sociali lo definiscono giornalismo da prima serata o da consulenza aziendale.
A parte che mi pare proprio indirizzata a qualcuno di specifico, ma non riesco a capire chi, quale enfasi sulla fuffa e sul cazzeggio? Chi ha mai detto che la creatività è solo fuffa e cazzeggio? Perché non citi le cose, non ti orienti più, tecnicamente? Qualcuno, a parte qualche tuo collega giornalista (leggetivi pure un’altra immensa puttanata dai giornali, la trovate qui da Redangel)
fa una particolare enfasi del cazzeggio? L’hai visto scritto su un blog, tipo “il cazzeggio è tutto”, “vivo per la fuffa” e cose del genere. Ah, ma tu cerchi di capire i fenomeni, metti a frutto il pensiero. Ti è mai balenato per la testa che questa sia una tua particolarissima interpretazione della blogsfera, e basta? Ti bastan gli spunti, Benedetto?
Topics: Uncategorized | 5 Comments »
April 23rd, 2003 at 8:57 pm
padreblog sei grande
April 23rd, 2003 at 11:05 pm
Oltretutto mi pare un autogol la citazione di Bennato che in fondo in quella canzone non credo volesse solo affermare il diritto a disimpegnarsi, tutt’altro. Appunto ironizzare sulle attivià seriose.
April 24th, 2003 at 8:13 am
Chapeau. Però, sei venuto meno al tuo contratto con i lettori, che prevede la massima onestà: alle 20.36 la partita del Milan non era ancora cominciata.
April 24th, 2003 at 4:33 pm
delenda charthago (non sono proprio sicuro della distribuzione delle “h”). vecchi sta ricevendo molta più pubblicità di quel che merita, almeno sia negativa 🙂
=LiveFast=
April 24th, 2003 at 6:39 pm
Minchia, questa la classificherei nella sezione “critiche velate”. Attenzione che, non ti risponda il Sior Benedetto con una tua citazione: “Ma cosa mangia ‘sta gente?”