Un errore imperdonabile …

carriera di blogger ho iniziato alla blogsfera tre colleghi di lavoro,

nell’ordine:

– Supergiovane, e della

cosa vado anche fiero;

– Arvaro, subito scomparso

dalla scena;

– Il Volante (direi

più nel senso dell’oggetto che del participio).

L’errore l’ho fatto con l’ultimo, sia perché è vicino d’ufficio

sia perché non mi lascia più vivere (anche "di conseguenza",

Il Volante: Hai visto il mio pezzo di

ieri?

Spiritum: No, ho visto quello lungo dell’altro

giorno, ma non son riuscito a leggerlo, è troppo lungo.

Il Volante: Anche tu scrivi pezzi molto

lunghi!

Spiritum: E’ che mi sembrava una poesia

e non son portato per le poesie, soprattutto quelle lunghe…

Il Volante: Non è una poesia.

Spiritum: E’ che non sopporto il fatto

che i caratteri finiscano SUL bordo del template. Proprio A RIDOSSO. Mi irrita.

Il Volante: Allora mi dai una mano a sistemare

e migliorare il template?

Spiritum: Cambialo, ce ne sono tanti…

Il Volante: Ma no, è bello quello, basta sistemarlo,

dai mi aiuti, dai lo sistemiamo per bene…

Spiritum: Bon, un giorno o l’altro. Però

evita di associare il sentiero al fatto che ti piacerebbe trombarti

Selvaggia. Ed evita di chiamarmi

a quel modo, mi imbarazza. Te lo chiedo per cortesia.

Il Volante: ALLORA L’HAI LETTO L’ULTIMO

PEZZO!

Spiritum: Sì ma non chiamarmi "miopadreblog",

ti supplico.

Il Volante: Allora tu mi aiuti col template?

altre sei volte, nel pomeriggio, di aiutarlo a sistemare il template. Ve lo