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By matteo | May 5, 2003
Piccolo spazio pubblicità
La pubblicità
è specchio dei costumi o cerca di orientarli? Se lo sapessi e fossi
in grado di dirlo in maniera decente probabilmente farei un altro lavoro,
nel frattempo butto qui un paio di cosette che mi lasciano perplesso. Nel
bel pezzo di Personalità
confusa sulla bonazza della TIM spicca la vacuità di senso
della serie di spot ma mi paiono significativi anche altri spot che girano
in questi giorni, nel settore "capelli" e "gelati".
Il gel "effetto spettinato".
Ogni volta che lo vedo mi chiedo che senso abbia comprarsi un gel per avere
un effetto che si ottiene spontaneamente in natura non pettinandosi. Ricordo
(confesso che è un ricordo lontano, però, dato che il tenutario
ha una pettinatura come Morpheus dell’immagine a fianco) che una pettinatura
(si può chiamarla così?) come i ragazzotti dello spot l’avevo
tutte le mattine appena alzato, senza gel ovviamente. Che senso ha un prodotto
del genere? Perché uno dovrebbe pettinarsi (nello spot si vedono bei
giovani accuratamente acconciati) per poi spettinarsi ed usare un gel per
tenere una pettinatura "effetto spettinato"?
Shampoo ri-densificante. Qua la cosa è
più sottile: dopo anni di bombardamento con prodotti che promettevano
mirabolanti ricrescite, dopo lustri di gente che si cospargeva la cute con
ogni cosa immaginabile, dallo sterco di cavallo alla placenta di ovipero,
oggi non si parla più di ricrescita o di rinforzo dell’esistente ma
di ri-densificante. Ovvero: hai quattro peli in testa ma con questo
shampoo qui sembrerai ciuffato come Little Tony degli anni d’oro. E cosa accidenti
farà con una probabilità dell’80% (su un campione di 115 soggetti
studiati, dicono le paroline in basso) questo portentoso elisir? Gonfierà
a dismisura ogni singolo capello tanto da farlo sembrare 6 o 60
0 600?
Non si tromba, si mangia gelati. Già
qualche hanno fa girò per parecchio tempo lo spot in cui un ragazzotto
con una sola moneta nel dubbio tra comprare un preservativo per concupire
allegramente con la ragazzotta che l’aspetta e mangiarsi un gelato sceglieva
il gelato. Quest’anno lui e lei arrivano a casa, lei è calda che si
sta mangiando a morsi il boy, poi lui l’aspetta in salotto e lei, in camera
da letto, si mangia un gelatino e gode soddisfatta. Bon: niente sesso, si
addormenta così, appagata e beata. E l’altro è là che
aspetta.
In calce alla tiritera il dubbio che più mi rode è: sono io
che son un disadattato e non riesco ad integrarmi con uno stile del genere
o i pubblicitari sono sempre più alla canna del gas quando devono tirar
fuori delle idee per vendere fumo?
Topics: Uncategorized | 4 Comments »
May 6th, 2003 at 12:53 pm
probabilmente, come Looptrain, non apprezzerai il “controconcorso” che ha suscitato tante polemiche e al quale allegramente e per gioco stiamo partecipando un po tutti quelli “invisibili”… io vi ho partecipato, perchè mi piace giocare, e mi piace giocare sul web… è un modo come un altro per risparmiare soldi dell’analista… ad ogni modo, ho votato anche il tuo blog… perchè nonostante la crudezza, di tante tue riflessioni, mi piace quando mi si mette spietatamente di fronte a realtà oggettive… per cui, ti informo, che sei stato votato sul blog di Laura…. saluti…Ipanema
May 6th, 2003 at 3:36 pm
Adesso capisco perchè la mia findazata, quando incontra qualche suo amico mi manda sempre a comprare il gelato in gelaterie lontanissime!!!!!!!!
May 6th, 2003 at 3:42 pm
hai ragione, non ho messo il link al blog in cui si svolge il “controconcorso” “Un altro blog è possibile”… http://laurabogliolo.splinder.it [ti avverto però, c’è un bel po’ da leggere, anche su gnueconomy!] comunque, spiritum, ti leggo, mi piacciono le tue riflessioni ironiche, divertite ma con un “retrogusto” amaro che lascia capire molte più cose di quelle che uno apparentemente legge…
May 7th, 2003 at 4:09 pm
Mah, sono proprio poco a la page io… i gelati preferisco evitarli :))