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Estetocrazia
By matteo | February 26, 2004
Uno chiede ad un amico un commento posato su una cosa e costui lo ficca nei commenti. Rimedio.
Ho partecipato, qualche giorno fa, ad un convegno politico in cui alcuni relatori
sostenevano una tesi a dir poco curiosa. Si discuteva dell’azione del Governo
e si è scivolati (per la verità era facile immaginarlo) a discutere
sulla sterzata ‘populista’ che caratterizza l’ultimo periodo di attività
del Capo del Governo. In maniera particolare un relatore sosteneva che tale nuovo
corso berlusconiano coincideva, temporalmente, con la scelta del leader in questione
di ritoccare il suo apparire estetico (imprimendo alla politica un repentino passaggio
dalla fase etica a quella estetica).
Io ero di idea diversa e ho cercato di puntualizzare il mio pensiero. La questione
allora è: esiste una svolta populista del premier? E se sì, quale
motivazione ha spinto il presidente a tale metamorfosi? Posto così il problema
mi sembra molto serio e degno di riflessione. Però io lo riscriverei dicendo:
qual è l’obiettivo del Cavaliere? Cosa lo spinge a questa nuova postura
politica? Il fine del politico non è più di tipo etico ma, come
dicevamo, estetico. Il fine della politica non è più la ricerca
del bene ma la ricerca del piacevole, dell’esteticamente piacente ai più,
alla medietà del popolo. Allora la costituzione politica più idonea
è quella che è in grado di garantire l’effimero, l’imponderato e
sfuggevole senso di piacevolezza. La tesi ruota attorno all’idea che il migliore
regime politico possibile in assoluto è l’esteto-crazia in cui tutto è
valutato con la logica dell’armonia delle forme. Il modulo tattico del Milan non
è un modulo tecnico, ma estetico. E qui bisogna dire che nessuno dei commentatori
televisivi ha capito questo. Giocare con due punte è senso estetico, pura
riflessione di forme, di combinazioni armoniche, di proporzioni finissime. In
effetti una punta sola manca di simmetria. Qui sta la svolta populista, se tale
la si vuol chiamare. L’estetocrazia è il regime più corretto in
cui governano i belli in vista
del bene. Ma questi belli si riconoscono per se stessi, sono evidenti per sé,
senza mediazione alcuna. Ho tentato di riflettere su questo perché non
possiamo accusare il Premier senza considerare questi spunti fondamentali. Certo
le conseguenze di tale virulenta intuizione politica sono, a mio avviso, enormi.
Ma non vorrei tediare oltremodo qualcuno…
Dik
Topics: Un tempo era tutta campagna | 7 Comments »
February 26th, 2004 at 10:44 am
Un vero, e devastante, atto di terrorismo sarebbe stato se il chirurgo del Capo del Governo (opportunamente comprato) avesse agito in modo che una volta tolte le bende lui si fosse ritrovato con una proboscide e tentacoli dalle sopracciglia come una piovra. Sarebbero crollati all’istante, il governo e il suo impero. Il re può essere nudo, ma non può essere un mostro, eh no.
February 26th, 2004 at 1:44 pm
le segnalo, quale ulteriore evoluzione nella ricerca del bello&piacevole come valore, il probabile avvento dell’olfatto-crazia, ottenibile con l’adozione di strategie politiche di “aromatic marketing” (dispiegate al volgo in questo serissimo, esilarante sito: http://www.profumo.it/marketing/politico.htm)
February 26th, 2004 at 10:11 pm
Che sia colpa del segno zodiacale (Bilancia)
Esteto-crazia per coprire vuoti interiori, o per ritenere il popolo bue.
February 27th, 2004 at 3:21 pm
Secondo me è caduto dal seggiolone (non da piccolo, il mese scorso).
February 29th, 2004 at 6:13 pm
bhe, trovo che siate ingiusti. Curare la propria estetica è una forma di rispetto verso se stessi e il prossimo…
Dico, ma perchè state sempre a parlare del Cavaliere, che mi torna l’esofagite da reflusso. Sant’Iddio.
February 29th, 2004 at 6:13 pm
bhe, trovo che siate ingiusti. Curare la propria estetica è una forma di rispetto verso se stessi e il prossimo…
Dico, ma perchè state sempre a parlare del Cavaliere, che mi torna l’esofagite da reflusso. Sant’Iddio.
February 29th, 2004 at 6:29 pm
..toppai. Premetti due volte ignara dell’apparizione del commento. E dai c’è di peggio (mi consentano..)