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Ospitalità
By matteo | February 27, 2004
(innanzitutto, grazie al padrone di casa per l’invito, spero non se ne pentirà)
E’ un mondo strano, quello di internet… un mondo dove valori ormai in disuso sembrano recuperarsi.
Una mail non costa niente, ed ecco che, magari lasciandosi ingannare da specchietti per allodole o da appelli, ahimè, tristemente datati, si mobilitano centinaia, migliaia di persone. A volte i destinatari di “tanta solidarietà” sono perfino costretti a chiedere che queste lunghe catene di mail vengano fermate.
E poi il tam tam delle iniziative, che “saltano” di blog in blog. Ricordo solo le due più recenti, che magari possono essere sfuggite a qualcuno: gli appelli per Alda Merini (girando per i blog di splinder e del cannocchiale potrete leggere diverse casse di risonanza, ma su peraldamerini trovate anche altri link) ed “Operazione sottoveste”, il tentativo di salvare una libreria (vedi anche questo post di gonio).
La solidarietà – anche tra blogger – è già venuta fuori in occasione del crack di bloggers, che ha visto i “senzablog” unirsi tra di loro per tentare di risolvere la situazione e, ancora di più, dopo la trasformazione subita da clarence. Subito chi ha potuto (e saputo) rimediare ha messo in circolazione programmi per il backup dei blog (ora purtroppo non più utilizzabili, mi sembra di capire) ma, soprattutto, stanno nascendo nuovi “condomini”. O forse, visto che il paragone era stato usato da Splinder per la propria piattaforma, è meglio dire delle “piccole comuni”. Che non è detto siano blog collettivi come la zu-ppa o Thera, o dei “contenitori” come Gnueconomy o Macchianera.
No, parlo di linde villette, in cui il padrone di casa, già messosi “in proprio” da tempo, decide di ospitare blogger amici o quasi sconosciuti, dando loro le chiavi di veri appartamenti, con tanto di targhetta sulla porta.
Ne è stata un esempio Black Cat con Rolli (del Tony taccio, quello resta in famiglia), lo è il qui presente Colonnello con Sir Squonk e, forse, altri. Saltellando di blog in blog leggiamo, qui o lì, la felicità di qualche blogger per un regalo inatteso quanto disinteressato (per tutti, Lizaveta).
Mi scusino gli altri che non ho citato – il fenomeno, sembra, è diffusione – forse solo perché non ne sono a conoscenza (magari sarebbe interessante fare una mappa di queste aggregazioni, non so).
E’ solo che, in un momento in cui sembra prevalere la negatività sulla blog-palla (chi si stufa, chi è deluso, chi non vede persone dietro i post, chi parla di manie di grandezza e perdita della spontaneità), io ho visto persone tendersi una mano.
Chiamatemi Polly-Anna.
Topics: Amici & amiche | 7 Comments »
February 27th, 2004 at 1:37 pm
Finalmente Riccionascosto. Sono contento di leggerla. concordo sul discorso che ha fatto, ma mi scusi…sono più interessato al problema che mio padre, riesca finalmente a trovare una compagna. Sarebbe mica disponibile? la saluto, in attesa magari di poterla conoscere di persona.
February 27th, 2004 at 3:27 pm
“Persone” è una parola grossa. Diciamo “umani”, nel senso di appartenenti alla specie. Di quella specie in via di rapida estinzione al di fuori del mondo blog (o blog palla o come vi piace). La mia limitata frequentazione è positiva, comunque. La sensazione è di entrare in un gruppo di Carbonari, dove la solidarietà nasce da una comune clandestinità. Nessun nome, insomma, ma tanta umanità.
February 27th, 2004 at 3:47 pm
Carbonari? Oh perbacco… e io che pensavo di essere tra persone ammodo.
February 27th, 2004 at 5:00 pm
Più ammodo dei Carbonari…
February 28th, 2004 at 4:08 pm
Signorina Riccio, altro che PollyAnna, qui c’è solo da tirare un piccolo sospiro di sollievo: la generosità esiste 🙂
February 28th, 2004 at 8:39 pm
Recentemente al telefono con una non-blogger mi è capitato di parlare di riccionascosto. Descrivendola come una presenza positiva ho senz’altro usato una definizione appropriata, ma ora aggiungo: è un tesoro (la dolcezza non m’infastidisce, sono ghiotto di baclava).
March 1st, 2004 at 11:40 am
La morale è che Zu rimane sempre un bel marpione