Gnocca e stridor di denti
By matteo | January 11, 2008
Ci son dazi da pagare, si sa, in ogni vita ed in ogni sistema. Alcune, sparute, volte all’anno ci si ritrova in una combricola che, un tempo, avrebbe suscitato l’invidia di molti per affiatamento e beltà. L’impeto, qua, sarebbe quello di lasciar andare, far finta di niente, glissare sugli inviti. Solo che c’è un vecchio e caro amico che sprona, incita, offusca e quindi ottiene. Allora si parte, armati di qualche squisitezza e tante paure, e si va, come ogni anno. L’amico, anche lui, comincia ad aver dubbi, paure per ambienti ostili, lui che, vent’anni fa, aveva previsto (almeno ipotizzato) l’ingloriosa – ma forse solo naturale – fine del sodalizio. Così in macchina, nel solito clichè del solito tran tran si cerca di portarsi avanti, con i discorsi, ipotizzando che, nel consesso comune, ci sarebbe stato poi solo “gnocca e stridor di denti” (è dell’amico il giochetto di parole, a lui l’onore).
Invece.
Passano gli anni, la vita cambia, forse al di là della volontà dei più duri auto-reazionari. E la serata scorre piacevole, persino più dei pur buonissimi amarone o porto o salame fresco tagliato grosso. C’è voglia di prendersi in giro, di non lasciar sfuggire nessun rintuzzo, di fare sgambetti, di infierire benevolmente. E’ tutto ciò è bello.
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Kikka, tientelo stretto!
By matteo | January 5, 2008
Una viuzza del centro di Vicenza (no, la foto è solo simbolica). Qualcuno ama Kikka, veramente tanto, parrebbe. Si inizia con una spruzzata classica: “Kikka ti amo”, poi il neologico “Kikka 6 la mia vita” quindi “Kikka 6 tutto per me”. Passano una mezza dozzina di metri ed è l’apoteosi: “Kikka mi completi“. Una frasetta mica da ridere. Se non fosse stato troppo scuro avrei voluto immortalarla in originale.
Senti un po’, cara Kikka, tientelo caro e stretto, che questo qua è uno che ti vuol bene ed è pure profondo. Cosa rara in questi tempi grami.
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L’anno che verrà
By matteo | December 31, 2007
Propositi per il 2008. Bisogna iniziare per tempo, farsi un bello schema, chiaro. Appuntarsi alcune cosette, metterle in bella copia, segnarle sui calendari (tutti, da quelli di carta, sul cellulare, sull’agenda, sul…) monitorarle con un adeguato piano di monitoraggio, porsi degli step intermedi, verifica e controverifica, ricalibrazione, ricodificazione, ristrutturazione, ricosificazione…
Che due coglioni!
Tante belle cose a voi che vi ostinate a passare di qua.
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