In mezzo a tutti
By matteo | March 20, 2007
In quel tempo il Maestro Creativo si alzo in piedi, guardò i suoi discepoli, gli impiegati e i grafici e disse: “Ovunque due o più saranno riuniti, in un capanno in montagna o a casa loro, ad un corso di cucina o ad uno di ballo, Giovanni Rana sarà in mezzo a loro”.
E i discepoli, gli impiegati, i grafici e tanta tanta gente comune disse: “Macheduecoglioni, però!”.
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Un tifo ragionato
By matteo | March 18, 2007
Al giovine maschio moderno, che si sente di seguire uno sport ma non vuol essere pecorone, mi sento di suggerire, dopo ragionato ragionamento, di optare per il volley femminile. Il volley femminile, infatti, è uno sport completo quindi estremamente adatto ad essere tifato ed ora si vedrà il perché.
a. E’ facile e sicuro. La palla si tocca solo 3 volte per squadra dopo va passata di là e se cade a terra è punto: su questi 2 assiomi si fonda l’intero castello delle regole del volley, perciò anche il più beota tra i giovani maschi moderni ci mette poco ad entrare in sintonia con il regolamento. E’ sicuro perché giocato in palasport, seguito non certamente da non molti e costoro guardano indubbiamente assai al punto b. ter più che al coltello o al randello, quindi la possibilità di prendersi una mazzolata e statisticamente molto più remota che non andare ad una qualsiasi partita di calcio in un qualsiasi stadio o stadietto.
b. Unisce sommamente agonismo, grazia e bellezza. Agonismo: è certamente più avvincente di una partita a scacchi o a dama o analoghi. Grazia: al contrario del calcio, del rugby o del basket il volley si adatta perfettamente alle caratteristiche della donna, comporta movimenti eleganti e graziosi, anche se correlati ad una certa dose di forza. Bellezza: se avete avuto il dono di assistere alla fase di riscaldamento prepartita capirete subito di cosa si parli. Si può comunque garantire che le pallavoliste sono generalmente alte, slanciate, sode e, non di rado, assai carine.
Si capisce che ieri sera ho assistito alla prima partita di volley femminile di serie A?
(le foto sono tratte dal sito del Vicenza Volley)
Topics: Storie di ordinarie erezioni | 5 Comments »
Gli ultimi 15 giorni di buio
By matteo | March 18, 2007
I concepiti, ecografati malformati e di conseguenza. Un breve estratto, causa contenzioso sindacale interno al blog (vedasi terzo aborto).
– Indovina chi viene a litigare a cena. C’è una ragione per cui certe programmazzi s’ostinano ad invitare certe teste peniformi (Sgarbi su tutti) e poi li fan accoppiare e smaritare continuamente a suon di insulti? Come mai invece Ferrara riesce quasi sempre a far parlare anche i più asini senza tanti battibecchi? Scartato anche questo per eccesso di punti di domanda.
– Ti odio, te lo dico, poi sto zitto. Nicoletti ed il suo mirabile Melog attira sempre un sacco di ire di scancagnati. Che ci tengono a dirgli quanto non lo vogliono sentire, che non lo ascolteranno più, che ci son temi più importanti da trattare e giù di là. Perché prendersi la briga di dire a qualcuno che non lo vuoi più sentire? Poi magari stai a sentire se lo manda. Troppo cervellotico e senza un finale degno.
– Non ti chiamo, ti leggo. Lo strano fenomeno di diversi amici e conoscenti che parlano col First Life del qui presente partendo da quanto qui scritto. Ma mai che intervengano a lasciare uno straccio di commento, mai. Ritenuto inutilmente autoreferenziale dalla Redazione, come se non fosse autoreferenziale TUTTO qua. Scazzamento dopo la lunga litigata e broncio, con ripicca.
Topics: Le cose che non ti ho detto | 3 Comments »