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  • Le cose che non ti ho detto

    By matteo | January 8, 2007

    Si ragionava, oggi, in chat con un vecchio amico, sui post e la loro vita, a volte la loro fine. Ciacola che ti ciacola gli si è fatto presente di una possibile iniziativa editoriale di grande respiro (questa che state leggendo). Avuto l’imprimatur di cotanto supervisore eccoci a macchinare. Si tratta di una nuova rubrica che c’ha per titolo “Le cose che non ti ho detto” e che sarà un sunto settimanale (sperando) di tutti i post abortiti nel lasso di tempo suddetto. Perché, per una serie di motivi bla bla bla, in questo posto qua vengono concepiti un buon numero di post, diventano bozze e… spirano. Un bene, col senno di poi, ma forse potrebbe essere bello significativo interessante dar loro la possibilità di un barlume di esistenza pubblica nel tal deposito di post morti. Spesso è più che altro una infatuazione legata ad un titolo, un flash, un tric-e-trac, altre volte è un lungo lavorio di rifinitura e di cesello che finisce col lasciare SOLO il titolo. Va detto – e qui sarebbe carino proprio un parere degli astanti – che il titolo della rubrica era in ballottaggio con “Vuoti a perdere”, solo che all’editor chattante è piaciuto di più l’attuale. Eccovi il meglio della scorsa settimana, con titolo (grassetto), mini sviluppo (normale), motivazione balorda della defunzione (corsivo):

    Apocalispot. I moralisti da risacca tirano la volata al film di Gibson. Scaduto in un contromoralismo pedante.

    I blog e il senso esterno. Trovano senso i blog al di fuori della blogsfera? A qualcuno del fuori cerchia interessa veramente quanto elaborato dentro? A parte influenzare o non-influenzare politica o affari sono un qualche riferimento significativo? Morto per eccesso di punti di domanda e per un certo viraggio cervellotico.

    Copa la vecia col crick. I videogiochi violenti o i genitori patacche? Un dilemma inutile, tanta fuffa soprattutto da chi non ci ha mai giocato, e si sente. Troppo autorefenziale, poco supportato da prove serie.

    Trandybloggerikea. Un farneticazione sulla sedia Ikea del Caporale Reyes. Non faceva ridere.

    Topics: Le cose che non ti ho detto | 11 Comments »

    Nel nome del pane

    By matteo | January 8, 2007

    pane.jpg Che invidia quelli che arrivano dal panettiere e snocciolano le ordinazioni chiamando per nome tutte le pagnotte! Mantovane, Altamura, Arabo, ai cinque cereali, alle noci, alla soia, alla troia, tutti i nomi giusti, con la commessa che sorride sempre, grata di tanta precisione. Invece si arriva là e ci si vergogna con “2 di quello in alto a destra, 3 di quello in basso a sinistra”. Indichi con la mano e senti che la commessa ti compatisce, quasi noti un guizzo di malevolenza negli occhi. Ti si chiede scusa, languida ragazza nel camiciotto bianco, il pane lo si compra solo raramente, ché altri in famiglia si son tenuti seco il piacere: non si ha cotanta competenza e ci si vergogna, ma solo un pochettino.

    Topics: Un tempo era tutta campagna | 3 Comments »

    Pesi e portate

    By matteo | January 7, 2007

    El palo in piè e la femena butà porta qualsiasi peso.*

    *Antico detto veneto legato soprattutto alle categorie edili ed agricole. Per la traduzione, ove occorresse, citofonare Cinzia nei commenti.

    Topics: Mi saria veneto | Comments Off on Pesi e portate

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