La trasversalità del fascino del culo

By matteo | September 27, 2006

Ci sono alcuni grandi temi che non trovano, nei media, lo spazio che meriterebbero. Uno di questi è la passione, crescente parrebbe, che riscuote il culo nelle masse. Lo spunto viene dalle ultime due puntate di Melog (criticoni di Nicoletti vade retro): sembrerebbe che alle nostre signore piaccia parecchio il culo del maschio. Nel personalissimo sondaggio, sentendo il gentil sesso circondatario, s’è confermata la tendenza con un secco 100% (6 su 6) e sono e decine quelle che telefonano al pallido Nicoletti per dire che ci piacciono parecchio le chiappe maschili a tal punto che fa loro voglia addentarle (ahi!). Se, con solito rigore logico-scientifico, si mettono in fila i maschi tutti (trovatene uno al quale non piaccia un bel culetto femminile) compresi quelli della terra di mezzo (qua si adora il politically correct) forse, tra i viventi sapiens, restan fuori dall’amore del culo (inteso come concetto metafisico e metà fisico metà sensuale) alcune ragazze al confine dell’amore lesbico (forse), o qualche pervertito. Si capisce quindi il perché del proliferare del suddetto per ogni sito ed ogni dove, mass-mediatico anzitutto. Sempre più pubblicità lo usano, lo evocano, lo inseguono, lo assimilano. Sempre più programmi lo ergono a parametro di riferimento (e qui anche in senso di “fortuna”) fino ad arrivare all’iperbole del programma della De Filippi, dove il didietro del Bettarini pare sia stato il massimo oggetto di desiderio per alcune scatenate signore.