Le passioni improvvise
By matteo | September 5, 2006
Suona un pochetto fesso, il titolo, come se ci fossero delle passioni “telefonate”, che ti vengon su per le gambe pian pianino, nel giro di tot giorni, e ti arrivano là (dove?). E’ l’essenza stessa della passione l’improvvisità del manifestarsi, il tutto d’un botto. Il buffo, l’inconsueto per così dire, dei tempi grami del qua presente è la quantità e la contemporaneità del manifestarsi delle stesse. Quest’estate, per dire, è sbocciata – improvvisa (ma già si sapeva, a questo punto) – la passione per il jazz. E’ bastasto un acquisto superficiale in un grande magazzino, tanto tempo in macchina e programmazione radiofonica estiva deprimente (mica per voler esser fighetti eh, ma l’ha constatato anche il terapeuta di riferimento che cotal programmazione ha effetto nocivo, e se lo dice lui…) così il CD è soggiornato quel tanto che è bastato (in verità proprio tanto, in loop per 52 chilometri in andata e per 52 al ritorno per una settimana) per far scattare la passione. La programmazione della vezzosa località di vacanza ha fatto pure coincidere 3 serate 3 di concerto jazz e via andare. A parte una divagazione su suggerimento bislacco (un certo Pat Metheny, che è troppo avanti per me) l’orecchio pare assaporare con piacere soprattutto il jazz dei primi anni ‘900 (quello suonato molto da Lino Patruno, felicemente ascolta in una di quelle serate). Così si metton da parte i soldini e si comincia a comperare altri titoli, a cercare informazioni, a confrontarsi…
Altra passione travolgente: Philip K. Dick. Non ricordo chi ne avesse parlato (era una cosa su di un blog, ma non ricordo quale) e, dopo l’acquisto inconscio (problemi con gli acquisti?) di “Un oscuro scrutare” son andati giù come un fuso anche “Follia per sette clan” e “Ubik”. Così ieri sera, dopo un’incursione in libreria, altri 5, tanto per esser certi di aver qualcosa da leggere alla sera. E pensare che erano anni che non finivo un libro, se non in ferie.
Per la bici è stato lo stesso, per i fumetti pure. Ha un che di compulsivo, se si vuole leggere tra le righe, però se durano (e fin che durano) non è male.
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Meglio stare zitti
By matteo | September 4, 2006
Di tutte le volte che son stato zitto, al posto di rispondere o anche solo di intervenire, non ce n’è una che ora mi pento (nel senso del rimorso) o che c’ho il rimpianto. Magari non me le ricordo quelle, ma in fin dei conti non è la stessa cosa?
Topics: Politica e politici | 2 Comments »
Quesito tecnico
By matteo | September 4, 2006
Succube del fiuto del marketing la mente partorisce dubbi tipo: quanto bisognerà aspettare per iniziare a buttar su il Web 3.0 (spuntata da qui)?
Topics: E' la tecnologia, baby | Comments Off on Quesito tecnico