Ce l’ho!
By matteo | August 26, 2006
Dopo tanto penare, ecco la connessione che va via come una freccia. Il noto gestore della rete telefonica non porta l’ADSL nel piccolo borgo natio, siam troppo buzzurri noi, per ‘ste cose. Siamo in Nord-Est superevoluto, provincia di Vicenza (a 16 cilometri dal centro, tutta pianura), mica palle ed il servizio arriva sino al comune prima e riprende 3 comuni più a sud. Niente ADSL via doppino, che non è bello, qua. Però arriva, grazie all’impegno di qualche spirito innovatore e coraggioso, via radio, tipo Wi-Max. Son pure il primo del paesello ad averla, pensa te, prima delle superaziendelle, che stanno provando a far andare il satellitare offerto dall’associazione di categoria (una ventina di bestemmie dall’elettricista che m’ha venuto il cavo). E’ una soddisfazione. Aggiungici che i simpatici elettricisti contattati non si son voluti degnare di passare 25 metri di cavo nelle canaline esistenti e di fare un giretto sul tetto per tirarlo fuori: due non si son presentati, uno ha detto proprio che non veniva, il quarto m’ha detto che mi avrebbe chiamato oggi per un prossimo appuntamento (è da prima delle ferie che li cerco, da fine luglio). Così il cavo me lo son passato da solo, con l’aiuto dei bambini, una sonda prestata, una scala prestata e son salito sul tetto (in culo le vertigini). Ancora soddisfazione. Il tutto m’è venuto via con una quota di iscrizione di 80 euro (una tantum) ed una flat mensile di 18 euro per i 2 megabit, che bastano ed avanzano. Soddisfazione che trasborda.
Son tornato, più bello e più alto di prima. Con una grande desiderio di maternità.
P.S. Come suggerito segnalo l’azienda che offre il servizio: e4a
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Bambi un cazzo
By matteo | August 10, 2006
Fa piacere vedere, oggi, la sintonia di sentire col sior Michele Serra ne “L’amaca” su Repubblica. Fatto sta che questa mattina, partendo prestino e senza aver comprato il giornale, si è andati a visitare l’Area Faunistica di Pejo (Parco dello Stelvio, mica cazzate). L’oasi ospita ungulati e, in particolare, cervi e caprioli. Sono quelli che non ce la fanno nel parco perché si pigliano qualche leppa da un SUV di passaggio o perché si sfracellano in qualche dirupo, per qualche rogna insomma passano i loro giorni restanti in questo centro di recupero (che vi ricorda?). Il gruppone dei visitatori, con supermegatecnologia da ripresa è lì che assiste alla distribuzione del rancio quando una signora dà la stura al guardiano e latore della pappatoia. Non aspettava altro, così racconta di tutto: dalle corna in tutte le fasi dello sviluppo all’accoppiamente e al parto. E lì spiega di come i piccoli, “chiamati comunemente Bambi”, vengan su e via discorrendo. Non passano 3 minuti che uno dei cari paparini, girando il passeggino del pupo strafrignante, stende il paffuto indice e gridi alla oversize consorte: “Guarda cara, due bambi! Guarda, Cosetto, due bambi, due bambi!”. Ma, cazzo, il tizio l’ha detto cento volte che nel recinto qua ci sono i caprioli, è così difficile capire che son due razze diffenti? Il pupetto crescerà con la tua stessa idiota confusione, lo capisci? C’è pure scritto nel tabellone all’entrata, ti fa male leggere almeno il titolo?
Due persone dopo ed è la volta del babbo sportivo coi figli più grandicelli, che invita, scuotendo le braccia, ad osservare i caprioli chiamandoli bambi. Fortunatamente uno dei pargoli è immerso nel display del suo cellulare e l’altra ha su le cuffie e sorride al padre con uno sguardo di compassione.
E poi c’è l’amaca del Serra, che coincidenza. Lui dice che i bambi sono i daini, non so in base a quale principio, ma pure lui è infastidito dalla confusione dei suoi colleghi sul tema. Comunque sia: i caprioli NON sono i bambi, ostia!
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Eroi senili e fumetti
By matteo | July 23, 2006
Da qualche giorno mi frulla nell’intelletto l’idea di un racconto (magari anche un fumetto). L’alveo naturale è un pensionato, nel quale, a causa di un abuso di farmaci, due anziani si trasformano in super-eroi d’un certo livello: Fecaloma Kid e Smegman. I super poteri sarebbero direttamente collegati al loro prestigioso nome di battaglia. Se a qualcuno ci piace l’idea basta che mi invita a cena e firmo la cessione dei diritti, d’un botto.
Adesso che l’ho tirato fuori mi sento già meglio, era un tormento.
A proposito di fumetti, per chi ha un palato che Topolino gli raschia un poco (come può succedere a chi fuma cicche un filino secche e dure), mi pregio di segnalare un trittico di titoli stravaganti anzichenò:
– Sandman: è il signore dei sogni, come dice bene anche il titolo. Pieno di visioni e di persionaggi bizzarri (come i fratelli Delirio e Desiderio, per dire). Qui un sito non ufficiale.
– Lucifer: storie legate alla Stella del Mattino ed al suo difficile rapporto con l’Altissimo. Qui i due volumi che conosco.
– The Preacher: un predicatore, la sua ragazza, l’amico del cuore (un vampiro) e uno stuolo di comprimari mica da ridere (su tutti il Santo degli Assassini). Qui una vezzosa recensione.
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