I commenti e la mona
By matteo | June 13, 2006
Scrivono al golem, qua, tre amici di commenti dicendo, appunto, che non riescono più a commentare o che gli stessi fanno una brutta fine. Si ribadisce quella che è sempre stata la linea del presente: nessuna moderazione, libero sfogo (eccetto lo spam). Tutto il resto è lo strumento che ha una vita propria, si alimenta (di commenti, si presume), pensa ed opera delle scelte e queste, molto spesso, non coincidono con i desideri del tenutario. A dire il vero nemmeno il personaggio qua creatosi coincide più con il tenutario. Non è mai coinciso perfettamente perché la maschera non è la pelle, si sa, ma ora meno di prima. Toccherà, un giorno, metterlo in ginocchio e piantarli una pallottola nella nuca o, seguendo le usanze che van per la maggiore in giro, tagliargli la gola.
Topics: Blogsfera | 13 Comments »
Non esserci
By matteo | June 7, 2006
E’ un concetto sentito in una trasmissione radiofonica, suggerito dal Ghezzi. Mi pare un’ottima prospettiva.
Topics: Politica e politici | 6 Comments »
Si fa presto a dire stronzate
By matteo | May 29, 2006
Dato che leggere (per intero) un libro è, da queste parti, un evento, vi si informa con un certo orgoglio. Va detto che il fatto che abbia solo 64 pagine aiuta, parecchio. Dopo che l’avrete letto non riuscirete a dire più stronzate (sia nel senso della parola che nel senso del contenuto) senza sentirvi un filino a disagio.
Vien via a 6 euro, qui un qualche cosa di più.
Per dirla tutta, mentre si faceva un giro in libreria per far finta di esser quasi degli intellettuali, più precisamente per convincersi di far finta di esserlo, si appalesò una fila di 6 (sei) libercoli con su stampigliato il nome di 6 conoscenti, tipo Herzog, HotelMessico, Zittialcinema, Arkangel, Personalitàconfusa e Spad (la foto scattata è stata mangiata, motu proprio, dal cellulare). Due banchetti più in là il testo qua recensito. Passata l’emozione di poter dire: “Ostia, ma questi li conosco, c’ho mangiato dei salatini assieme” (era venuto lo spunto di dirlo alla commessa, pensa te), il dubbio è stato: “E comprarne uno?” (di più pareva esagerato). Non avendo saputo decidere si è optato per il testo in questione. Non si facciano dei facili accostamenti, però. E pensare che, da queste parti, s’è cominciato più o meno al tempo dei signori… c’è un po’ di giustizia, almeno nell’editoria. La cosa bella, del successo loro, è l’inizio di un nuovo sogno editoriale, alla portata di tutti. Perché, se ce l’ha fatta Spad, ce la possono fare veramente tutti.
Topics: Amici & amiche | 10 Comments »