Wanna Marchi vs cyberfighetti
By matteo | May 10, 2006
Nicoletti presenta, in fieri, una sfida sulla quale potrebbe essere interessante ragionare: avrà un grande successo il blog di Wanna & Stefania Marchi? Ne ha fatto un accenno qualche giorno fa anche Mantellini, ma Nicoletti la mette giù più sul culturale: il fenomeno-personaggio Wanna Marchi avrà più forza dei cyberfighetti (così li ha chiamati) che, nei loro leccatissimi bloghetti, distillano cultura e novità (grosso modo era così la faccenda, casomai scaricatevi il podcast e ascoltatevelo)? Chiaro che successo e tutto il resto è già un bel casino capirlo, in rete, però. Un’altra domanda potrebbe essere: potrebbero diventare, le due signore, un altro fenomeno alla Beppe Grillo (in quanto a seguito ed accessi) o i navigatori sono, tutto sommatto, una specie di élite rispetto alla massa informe televisiva?
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I nostri cuccioli
By matteo | May 9, 2006
Mettete un qualsiasi bimbetto a giocare in uno sport e anche la più distinta e gioviale delle mamme diventerà un jena scatenata. Nella fattispecie – e vi si riporta il tutto dopo un’intera giornata passata tra belle et fini et deliziose mammette ad un torneo di “primi calci” (6-8 anni) – le gentildonne, che solo un attimo prima conversavano di abitini e vancaze tra gridolini ed ilarità varia, all’entrata in campo dei rispettivi pargoli si metamorfizzavano in ultras sfegatate, perite assai di calcio ed annessi et connessi. L’offesa al povero arbitro (che, in questi tornei, è sempre un volontario della società ospitante) è il minimo, quando non si va ad interloquire con il mister (tutti chiamano così l’allenatore, fa un po’ impressione però) della squadra avversaria. Senza esser catastrofisti dall’ambientino, dopo diversi tornei, diverse centinaia di squadrette, quindi di società (anche prestigiose) e quindi di genitori incontranti il panorama che si staglia davanti è:
– proiezioni per sublimazione sui figli (alti livelli, dosi massicce);
– agonismo precoce ed in quantità preoccupante;
– scarsa propensione a vederci un ruolo educativo in tutto l’ambaradàn.
Fate due conti su come potrebbe configurarsi il futuro del settore, se son queste le premesse (di sicuro mi sbaglio, eh).
Poi (tanto per buttar là del qualunquismo) dicono le telefonate.
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Il rivoluzionista
By matteo | May 3, 2006
E’ bello conoscere persone che fanno vanto della loro crassa ignoranza. Si avvicina al gruppetto degli educatori e, dato che gli par di intravvedere una certa mia ostilità nei suoi confronti, col grosso vocione ci fa (battendosi indice e medio sull’avambraccio): “Non son mica stato a battere sul computer io, mi son fatto le pere, altroché. Lui (rivolto a me) pensa che sia un Chicco Pallino qualsiasi, non sa che sono un rivoluzionista, io”.
In effetti in dialetto non suona esattamente così ma è una traduzione quasi letterale. Torno a battere sul computer, magari un domani divento anch’io rivoluzionista.
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