Auto Totalmente Elettrica
By matteo | August 23, 2009
Mi sono sempre chiesto il perché delle auto ad idrogeno. E a stento capisco le auto ibride metà elettriche e metà benzina.
Ho sempre pensato: ma siamo capaci di fare un’auto 100% elettrica?!
Le tecnologie ci sono tutte e sono stra-testate.
Le batterie di oggi durano il doppio almeno di quelle di 10 anni fa.
Non sarebbe una bella auto pulita e che costa poco?
Magari ci mettiamo anche un bel tettuccio tutto a pannello solare.
Poi basta pensare che autobus e macchinette che raccolgono la spazzatura elettriche ce ne sono già in molti comuni.
Per chi gira solo in città e poco sarebbe perfetta, e al beneficio dell’ecologia aggiungerebbe uno stimolo: RISPARMIARE!!! (cosa che per il momento gli altri progetti non offrono).
Beh, girando per internet ne ho trovati di progetti, beccatevi qui:
http://www.nissanusa.com/leaf-electric-car/
Un’auto 100% elettrica.
Con prezzo abbordabile.
Con 160 Km di autonomia.
Che va veloce come una normale utilitaria.
Che fa risparmiare (dicono costerà 11 euro al mese mantenerla).
Dicono che sarà venduta in USA dal 2010, speriamo.
Perchè io sfido a metterla realmente in commercio per vedere se non ne vendono!!
Il problema è solo 1: nessuno ha voglia realmente che auto di questo tipo abbiano successo.
Topics: E' la tecnologia, baby | Comments Off on Auto Totalmente Elettrica
Borsine della Coop
By matteo | July 5, 2009
Vorrei aprire una riflessione su alcune delle innovazioni di cui senza dubbio non avremmo mai sentito la mancanza.
Oggi mi va di parlare delle borsine della spesa biodegradabili della Coop.
Un tempo addietro noi esseri irrispettosi dell’ambiente utilizzavamo borsine fatte di plastica per fare la spesa. (La plastica: questo materiale diabolico oggi quasi totalmente messo al bando poiché non biodegradabile.)
Queste borsine in plastica della Coop erano belle e resistenti, ed addirittura gratuite.
Molti anni fa fu poi giustamente deciso di farle pagare per evitare sprechi.
Ma poi un genio si inventò le borsine in finta plastica, ovvero fatte di un materiale biodegradabile naturale che si auto decompone nel tempo.
E queste borsine fatte col mais o non so che altro all’inizio le potevo anche capire, ma oggi c’è la raccolta differenziata e la plastica viene riciclata.
Il punto è che le borsine bio non resistono nemmeno quando devi fare un controllo col salvatempo, e tirare fuori la merce alla cassa, si bucano anche con un muffin.
Vorrei sapere se qualcuno conosce l’inventore di questi sacchetti fatti col mais…
…perché io un consiglio su dove infilarsi tutta la pannocchia ce lo avrei!!
Poi mi ricordo che in solaio ero pieno di sacchetti della coop con dentro libri e le varie cose conservate, oggi è impossibile, devo comprare sacchetti appositi o se no quelli della coop si biodegradano nel mio solaio.
Mah, comunque mi sono comprato le borse in plastica trasparente apposite per il salvatempo, quelle che vanno riutilizzate più volte (sempre che mi ricordi di prendermele con me).
Alla fine la missione ambientale è compiuta, inquino meno, ma non è una scelta.
Topics: Invenzioni del Cavolo | 2 Comments »
Google e Microsoft – Lezioni di business
By matteo | March 29, 2009
Sono sempre stato affascinato da questi 2 colossi del business: Google e Microsoft.
Affascinato dalla maestosità della loro leadership (quando si dice "qui comando io").
La leadership:
Microsoft è presente praticamente su ogni pc del mondo, non solo col sistema operativo, ma anche con applicazioni che sono diventate uno standard. E non sembra cedere il passo alle alternative free, che pur esistono.
Google ha il quasi totale controllo a livello mondiale di uno dei business più profittevoli dei nostri giorni: la pubblicità on-line.
Questa leadership praticamente incontrastata nel loro mercato di riferimento ha permesso una semplice cosa: queste aziende hanno montagne di soldi!
Con questo post voglio sottolineare che la condizione di un’azienda di "avere montagne di soldi a disposizione" fa sì che questa azienda si comporti nei confronti della concorrenza in maniera unica e singolare, e che assolutamente va contro quelle che sarebbero le regole base del mercato.
Microsoft e la finestra tecnologica
Una delle cose che insegnano all’università, è che non si deve entrare in un business dopo che si è chiusa la cosiddetta "finestra tecnologica".
La finestra tecnologica esiste quando si parla di un business nuovo ed innovativo, ed è quell’intervallo di tempo in cui è possibile entrare nel business con successo. Una volta che la finestra tecnologica si chiude il business non è più nuovo, i principali competitor si sono già radicati e sono ben conosciuti, la fase di boom si è trasformata in semplice crescita. Entrare in un business una volta che si è chiusa la finestra tecnologica vuol dire sostenere enormi costi e faticare infinitamente di più per conquistare quote di mercato, rendendo l’entrata nel business non profittevole.
Esempio: Oggi non si può creare un motore di ricerca, la finestra tecnologica si è già chiusa. Nessuno si sogna di creare oggi un motore di ricerca, per quanto nuovo e migliore, ormai il mercato se lo sono già spartiti, il boom c’è già stato, un nuovo entrante dovrebbe sudare 7 camicie per prendere le briciole del business.
E Microsoft? Microsoft se ne sbatte della finestra tecnologica! Ha talmente tanto denaro da siringare in un progetto che se ne sbatte delle regole dell’economia.
Probabilmente funziona così:
I top manager della Microsoft sono sempre alla ricerca di business affini al loro in cui diversificare le attività del loro colosso industriale.
Individuano un business in crescita e promettente.
Vi siringano una valangata di miliardi di dollari, e vi entrano. E se ne fregano se c’era già un leader incontrastato, o se in teoria era impossibile entrare, loro lo fanno, e a volte gli dice anche bene.
Un esempio?
Io ricordo che esisteva un mercato delle console per videogiochi in cui aveva stravinto la guerra del mercato la Sony, con la sua Playstation (aveva rotto i denti alla Sega [Sega Saturn], mica all’ultimo arrivato). Il mondo per la Sony era dorato, l’orizzonte splendido, poi arriva Bill: "la faccio anch’io la mia bella console per videogiochi".
E oggi la X-box non è proprio l’ultima arrivata in termini di console per videogiochi.
NOTA: questa manovra è stata epica, perchè praticamente nessun’altra azienda al mondo si sarebbe sognata di entrare in un settore che non è il suo, e dove c’è uno straleader così potente come la Sony con la Playstation!!!!!
E questo è solo un esempio, infatti questo è lo schema classico con cui si muove la Microsoft, entra tranquillamente in business dalla finestra tecnologica chiusa.
Playstation –> X-Box
Google –> Msn Search
Ipod –> Microsoft Zune
Google e la concorrenza
Google mi piace ancora di più per come si muove sul mercato. E’ semplice essere il boss di Google… se qualcuno si avvicina anche solo a pensare di fare un business interessante su Internet lo comprano.
E mi direte, no dai, non è vero, mica tutti vendono.
E invece no, TUTTI VENDONO.
E’ semplice:
Un’azienda ha un preciso valore come un’automobile, soprattutto pensando che la maggior quota di un’azienda è posseduta da azionisti interessati solo al guadagno economico. In pratica il valore di un’azienda è dato dal suo EBITDA (i soldi che ogni anno fa guadagnare al netto delle spese) moltiplicato da un coefficiente, che è variabile in funzione del settore dell’azienda e da altri fattori.
In pratica, gli analisti hanno ben chiaro il valore di un’azienda se uno la volesse acquisire. Ovvio che poi uno si può rifiutare, ma Google fa così: arriva con una proposta pari a diverse volte il valore dell’azienda così calcolato!!!!
Io alla mia auto sono affezionato, ma se uno me la paga 5 volte quello che vale gliela dò senza nemmeno togliere i cd dallo stereo.
Quindi google compra qualsiasi azienda interessante che si affacci su internet.
E qui vorrei aprire una parentesi: l’antitrust se ne frega? A me sembra proprio di sì.
Mi sembra ovvio che se il leader di mercato compra tutte le aziende promettenti che si affacciano su quel mercato sia abuso di posizione dominante.
Ma probabilmente è questione di "giurisdizione", internet è nell’aria, nel mondo, e l’antitrust è americana o europea, non mondiale.
Comunque, senza esempi la cosa non sembra così enorme, quindi ecco qualche esempio di come fa business google, comprando il leader della nicchia di mercato emergente:
– Youtube (leader nella trasmissione di video)
– DoubleClick (leader nella pubblicità on-line)
– FeedBurner (leader nei feed)
e la lista è lunga, sono decine e decine le aziende acquisite, spesso straleader nei loro settori.
Google ha acquisito diversi altri motori di ricerca, social network, aziende che si occupano di software inerente il web (e-mail, statistiche, immagini, ecc).
Direi che quindi tutti noi vorremmo lavorare a capo di Google: arriva sul mercato un’azienda promettente? La compriamo, poi si vedrà.
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